La prima volta che abbiamo parlato di Automotive Grade Linux (AGL) è stato nel 2017, più di sette anni fa, ed il protagonista di quella notizia era lo stesso di cui parliamo oggi, ossia la casa automobilistica giapponese Toyota.
Automotive Grade Linux è un progetto open-source collaborativo che mira a creare una piattaforma software standard per i veicoli definiti dal software (Software-Defined Vehicle, SDV), parte della Linux Foundation sin dal 2012.
L’esistenza di AGL è legata a doppio filo con Toyota, e lo dimostra il fatto che tutte le volte in cui ne abbiamo parlato in passato, in qualche modo l’azienda nipponica è sempre stata citata. Questo legame è decisamente lontano dall’affievolirsi, e lo dimostra la notizia che raccontiamo oggi, raccontata da PR Newswire, relativa all’annuncio della creazione di un Open Source Program Office (OSPO) Expert Group.
Guidato da Toyota con il supporto di Panasonic e AISIN, il gruppo intende promuovere la creazione di OSPO nel settore automobilistico, in modo da incentivare la collaborazione e facilitare i contributi alla comunità open-source.
Gli OSPO rappresentano un punto chiave nell’evoluzione dell’industria automobilistica verso l’open-source. Sono infatti moltissime le case automobilistiche ad utilizzare software open-source oltre a Toyota, vedi ad esempio Honda e Volvo.
Non solo nel contesto di quello che è definito infotainment, ma anche per la gestione delle flotte e lo sviluppo R&D. Storicamente, almeno sino ad oggi, il contributo di codice open-source è stato limitato da infrastrutture IT inadeguate e procedure poco strutturate.
Secondo Dan Cauchy, Executive Director di AGL, l’ascesa dei veicoli SDV ha cambiato questa dinamica, portando molte aziende a contribuire attivamente al codice open-source. Questi Expert Group, che si riuniscono ogni due settimane, offrono uno spazio neutrale per condividere esperienze, risolvere problemi comuni e sviluppare pratiche ottimali.
Toyota in tutto questo è in prima linea, con oltre un decennio di partecipazione alla comunità AGL ed avendo recentemente istituito il proprio OSPO per guidare l’uso e il contributo del software open source.
L’attuale Group Manager dell’OSPO di Toyota, Masato Endo, ha le idee molto chiare:
Toyota has been participating in AGL and the broader open source community for over a decade, we established an OSPO earlier this year to promote the use of open source software internally and to help guide how and where we contribute. We are looking forward to working with other open source leaders to solve common problems, collaborate on best practices, and invigorate open source activities in the automotive industry.
Toyota è coinvolta nella comunità Automotive Grade Linux e nell’ecosistema open source da oltre un decennio. Quest’anno ha istituito un Open Source Program Office (OSPO) per promuovere l’uso del software open source all’interno dell’azienda e per definire strategie su come e dove contribuire. L’obiettivo è collaborare con altri leader del settore per affrontare sfide comuni, condividere le migliori pratiche e rafforzare le attività open source nel settore automobilistico.Gli obiettivi del gruppo includono:
- Incentivare la creazione di OSPO in altre aziende.
- Condividere soluzioni e best practice.
- Affrontare sfide legate all’utilizzo di modelli upstream-first.
- Favorire contributi diretti alla piattaforma AGL e progetti correlati.
L’iniziativa è certamente positiva, e segna un importante passo avanti verso un’industria automobilistica più collaborativa e innovativa, che tutti noi speriamo diventi anche… Open-source!
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.