Bitcoin è illegale? Attenzione, ecco cosa dice l’esperto

1 year ago 297

Molto più del contante, le criptovalute sono un vero e proprio strumento ideale per le transazioni illegali e non si può fare nulla per contrastare le operazioni di riciclaggio, né le direttive europee e neanche la normativa italiana. Ecco perché secondo il parere di chi scrive, l’unica soluzione che si può praticare è la messa al bando del sistema economico legale.

Le criptovalute hanno da poco tempo fatto il loro ingresso in maniera del tutto prepotente nella vita di ogni giorno di moltissimi individui. Addirittura verso la fine dell’anno 2017 si è verificata una bolla speculativa che ha contribuito a far alzare alle stelle le quotazioni della principale criptovaluta utilizzata, ovvero il Bitcoin e a cui però ha fatto seguito nei mesi dopo un rapido sgonfiamento della bolla con quotazioni.

L’aspetto preliminare da chiarire nel momento in cui si parla di criptovalute è relativo alla loro natura “ontologica” dato che le monete digitali altro non sono che dei flussi di dati immagazzinati all’interno di un computer e che derivano da un’attività di mining oppure da un’attività di exchange. Il tutto però è regolato da una blockchain che costituisce il registro pubblico delle regole e che è inoltre conosciuto da tutti gli utenti e modificabile solo con il consenso di tutti gli utenti.

La crypto Bitcoin è illegale? Fate attenzione

Questo aspetto secondo alcuni rende trasparente il meccanismo che sta dietro la creazione della criptovaluta ma in realtà sappiamo bene che questa è solo una mera illusione perché ciò che rende pericoloso il meccanismo è lo pseudo-anonimato delle varie transazioni. Tradotto in termini comprensibili ai profani, il meccanismo di generazione e di scambio della criptovaluta rimangono in un certo senso tracciabili, anche se è abbastanza facile andare ad ingannare i sistemi di tracciamento tramite dei software specifici.

Ma ciò che rende ancora più difficilmente regolamentabile l‘antiriciclaggio del mercato delle criptovalute è la presenza di un doppio canale di scambio. Comunque sia tutti i sistemi di regolamentazione delle transazioni finanziarie non possono prescindere da un controllo di certi intermediari oltre che a dare l’obbligo di imposto per tracciare le operazioni, segnalando quelle più sospette.

In questo senso vi diciamo che la normativa di antiriciclaggio italiana hanno già recepito tutte queste sue esigenze. Tuttavia, la criptovaluta può essere comunque scambiata in maniera indipendente dalla presenza dell’intermediario finanziario cosa che rende tale normativa ancora più impotente nel contrastare il riciclaggio realizzato tramite le criptovalute.

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