Bluesky, ora è impossibile spacciarsi per qualcun altro

Sino ad oggi infatti la piattaforma fondata dall'ex CEO di Twitter Jack Dorsey non prevedeva un sistema di verifica universale, affidandosi a metodi più "artigianali" di auto-protezione. In sostanza, quando ci si iscrive a Bluesky si riceve automaticamente un handle del tipo username.bsky.social tramite il quale l'utente viene identificato.

É tuttavia possibile sostituire questo handle con il proprio dominio nome.com, in questo caso l'handle viene liberato, e dunque messo a disposizione di altri nuovi utenti. Per impedire che l'handle finisca in altre mani è necessario creare rapidamente un secondo account reimpossessandosi così dell'handle utilizzato in precedenza.

• PERICOLO: possibilità di che un soggetto terzo si impossessi dell'handle prima che l'utente che ha scelto di identificarsi con il proprio dominio riesca a riprenderlo.

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Ora questo ingarbugliato meccanismo che facilitava la possibilità che un utente si spacciasse per qualcun altro è stato semplificato: quando un utente verifica l'identità sulla piattaforma social con il proprio dominio, Bluesky non libererà il nome utente username.bsky.social.

Non è una novità di poco conto: il 44% degli account più popolari su Bluesky ha un sosia, ciò ha convinto il social a rendere più stringenti i sistemi di verifica ad esempio obbligando gli account di fan o di satira ad etichettarsi chiaramente indicando esplicitamente la loro tipologia nella biografia e nell'handle. Non è nemmeno possibile cambiare identità, ovvero spacciarsi inizialmente per un personaggio famoso (impersonificazione) per ottenere un elevato numero di follower e successivamente modificare la propria identità: ciò comporta la rimozione dell'account.

• nuovo tab Menzioni nelle notifiche
• gli username su bsky.social sono ora riservati per coloro che cambiano il nome utente con il loro dominio
• nuovo tasto per cambiare la modalità di visualizzazione delle risposte (lineare/thread)
• miglioramenti visivi dell'app
• nuove traduzioni: nepalese, khmer e rumeno