Cambio di paradigma per Google: meno software e sviluppo e più Pixel

1 year ago 144

A quanto sembra, la più grande paura di Google è che Android perda terreno nei confronti di Apple. Questo è almeno il pensiero del sito The Information, che ha analizzato le scelte del gigante della ricerca degli ultimi tempi e gli andamenti del mercato.

Secondo il rapporto, molto dettagliato, Google avrebbe infatti intenzione di (anzi, sta già) raddoppiare i suoi sforzi su hardware proprio, e lasciar perdere lo sviluppo di soluzioni software a uso generale, un andamento confermato dagli investimenti nei dispositivi Pixel e del loro successo di mercato.

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Per anni si è sempre pensato che Google guardasse al suo hardware come a una vetrina, più che a un settore redditizio, ma evidentemente Sundar Pichai ha cambiato idea

Già la serie Pixel 6, che sono stati gli smartphone in più rapida crescita dell'azienda, ha portato Google a diventare uno dei primi cinque produttori di smartphone in Nord America.

Questo cambio di paradigma ha basi profonde, che risiedono nello spostamento del personale implicato nello sviluppo e nell'ingegneria software da funzionalità non Google ai dispositivi a marchio dell'azienda.

Anche con Pixel Watch si sta assistendo a un fenomeno simile, con piani quasi di ostacolare lo sviluppo degli smartwatch a marchio Fitbit per spingere il proprio orologio.

Fine dei servizi Google quindi? No, ma meno sviluppo sì. Secondo un documento interno, Google avrebbe identificato una serie di partner importanti per i quali dovrebbe sviluppare i migliori servizi Google. Tra questi si annoverano Samsung, OnePlus e Xiaomi. Qualunque cosa voglia dire, non si sa, ma certo ha l'odore di differenziazione tra "marchi di serie A" e "marchi di serie B", con ovvie implicazioni per gli utenti e la competizione. 

Per tutto il resto, Modalità alla guida, Stadia e laptop ChromeOS, sono tagli su tagli. Ma a cosa è dovuto questo cambio di paradigma? Due, secondo The Information sono le motivazioni.

La prima è di tipo commerciale. A quanto pare le prestazioni del maggiore produttore di smartphone Android, Samsung, hanno convinto Pichai che fosse il caso di intervenire. Qualche mese fa, infatti, le vendite di iPhone negli Stati Uniti hanno superato quelle dei dispositivi Android per la prima volta, evento che non deve essere stato apprezzato particolarmente dalle parti di Mountain View.

La seconda riguarda l'intenzione di Pichai di rendere Google più efficiente del 20%. Questo ha portato al blocco delle assunzioni e al ridimensionamento di Area 120, il settore dedicato allo sviluppo di soluzioni innovative. Ma anche lo sviluppo di Android Automotive verrà rallentato, con lo spostamento di dipendenti in altre aree considerate più strategiche (e redditizie). Android Automotive è destinata infatti a portare nelle casse di Google circa 1 miliardo di dollari nei prossimi anni, bazzecole una società come Alphabet che guadagna 70 miliardi in un trimestre

Cosa succederà a questo punto? Pur trattandosi solo di un rapporto esterno e non di affermazioni ufficiali, molto probabilmente assisteremo a un maggiore impegno di Google in settori chiave e più redditizi, come gli smartphone e la domotica, e alcune puntate come smartwatch e tablet per "sondare il terreno".

Dal punto di vista software, difficile fare previsioni su Android in generale, ma è certo che aumenteranno le funzioni esclusive per gli utenti Pixel.

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