Vi siete mai chiesti cosa significhi la parola Hashi del nome HashiCorp? Dovete sapere che l’azienda che produce, tra gli altri, i software Terraform e Vault è stata fondata da Mitchell Hashimoto. Quindi sì, è corretto affermare come HashiCorp sia l’azienda di Hashimoto. Non ne era più il CEO dal 2016, ma rimaneva comunque il suo principale ingegnere.
L’utilizzo del passato è ormai necessario, poiché all’interno di un lungo e sentito blog post sul sito ufficiale di HashiCorp Hashimoto ha raccontato le ragioni del suo abbandono alla società che ha contribuito a far diventare una delle più influenti tra quelle che operano nei contesti cloud native.
Le parole di Hashimoto sono una lunga retrospettiva sul suo cammino nell’azienda, e le ragioni effettive dell’abbandono appaiono piuttosto chiare:
My passion as an engineer reaches beyond infrastructure and I always knew that at some point — when the company and I were ready — I’d move on and take on new, different challenges. My family recently welcomed our first child, and while reflecting during my time off I felt now was a fitting time to complete this transition. The world of cloud automation and infrastructure tooling is still ripe with opportunities and growth, but after nearly 15 years of working exclusively on tooling in this space, I’m ready to dabble in new areas.
La mia passione come ingegnere va oltre le infrastrutture e ho sempre saputo che a un certo punto, quando io e l’azienda fossimo stati pronti, sarei andato avanti e avrei affrontato sfide nuove e diverse. La mia famiglia ha recentemente dato il benvenuto al nostro primo figlio e, mentre riflettevo durante il mio tempo libero, ho sentito che ora era il momento opportuno per completare questa transizione. Il mondo dell’automazione del cloud e degli strumenti per l’infrastruttura è ancora ricco di opportunità e crescita, ma dopo quasi 15 anni di lavoro esclusivamente su strumenti in questo spazio, sono pronto a dilettarmi in nuove aree.Tutto assolutamente legittimo e condivisibile, non fosse per le tempistiche.
Sarebbe infatti da ingenui non valutare come queste dimissioni avvengano nel periodo, potremmo dire immediatamente, successivo alla scelta di HashiCorp di cambiare la licenza dei suoi software più popolari, Terraform in testa, da Mozilla Public License v2.0 (MPL 2.0) a Business Source License (BSL) v1.1.
La questione licenze non viene minimamente menzionata nel post, così come non lo sono eventuali frizioni interne o attriti. Pertanto la versione ufficiale rimane quella: tempo alla famiglia e nuove sfide, ma non sarebbe da pazzi scommettere su dell’altro, che magari emergerà con il tempo e potrà servire per chiarire ancora di più anche la posizione della Linux Foundation su cui ci siamo interrogati recentemente.
Al momento altre modifiche al board di HashiCorp non sono indicate e l’azienda è valutata 5 miliardi di dollari, con un IPO (Initial Public Offering) attesa nel prossimo futuro, ma intanto il feed RSS del blog di HashiCorp è tornato in evidenza fra quelli da consultare quotidianamente alla ricerca di notizie interessanti.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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