Cyber difesa, Consiglio europeo: “Rafforzare le capacità tramite cooperazioni. Bene il centro di coordinamento cyber in Ue”

11 months ago 237

Pubblicate le conclusioni che accolgono con favore l’importanza di realizzare investimenti sostanziali, in forma individuale e collaborativa, nel rafforzamento della resilienza e nella diffusione di capacità di ciberdifesa a tutto spettro.

Il Consiglio europeo ha approvato ieri le conclusioni sulla ciberdifesa in cui sottolinea la necessità che l’UE e i suoi Stati membri rafforzino ulteriormente la loro resilienza per far fronte alle minacce informatiche e aumentino la cibersicurezza e ciberdifesa comuni contro i comportamenti malevoli e gli atti di aggressione nel ciberspazio.

Le conclusioni accolgono con favore la comunicazione congiunta della Commissione europea e dell’alto rappresentante sulla politica di ciberdifesa dell’UE del novembre 2022 e sottolineano l’importanza di realizzare investimenti sostanziali, in forma individuale e collaborativa, nel rafforzamento della resilienza e nella diffusione di capacità di ciberdifesa a tutto spettro. I quadri di cooperazione e gli incentivi finanziari dell’UE possono essere di fondamentale importanza in questa prospettiva.

“In linea con la bussola strategica, le conclusioni invitano gli Stati membri e gli altri attori pertinenti a intervenire insieme a rafforzamento della ciberdifesa, rafforzando la cooperazione e il coordinamento dell’UE e interni all’UE, tra le cibercomunità militari e civili e tra un ecosistema pubblico e un ecosistema privato affidabile”, si legge in una nota. “Il Consiglio accoglie con favore la proposta relativa a un centro di coordinamento della ciberdifesa dell’UE per migliorare il coordinamento e la conoscenza situazionale in particolare dei comandanti delle missioni e operazioni dell’UE e rafforzare la più ampia architettura di comando e controllo dell’UE”, continua.

Il Consiglio incoraggia gli Stati membri a mettere in sicurezza l’ecosistema di difesa dell’UE sviluppando ulteriormente le proprie capacità di condurre operazioni di ciberdifesa, comprese, se del caso, misure di difesa proattive finalizzate a individuare e scoraggiare gli attacchi informatici nonché a difendersi e proteggersi da essi. “L’UE e i suoi Stati membri dovrebbero ridurre le loro dipendenze strategiche in tutte le capacità e le catene di approvvigionamento, nonché sviluppare e padroneggiare tecnologie di ciberdifesa all’avanguardia. Occorre anche rafforzare la base industriale e tecnologica di difesa europea.

Il Consiglio esorta inoltre gli Stati membri a investire in capacità di ciberdifesa interoperabili, anche attraverso l’elaborazione di una serie di impegni volontari per l’ulteriore sviluppo delle capacità nazionali di ciberdifesa e sfruttando al meglio le opportunità di ricerca collaborativa a livello dell’UE. Il Consiglio riconosce inoltre il vantaggio diretto dei progetti collaborativi a livello dell’UE per sostenere lo sviluppo delle capacità nazionali di ciberdifesa. Il Consiglio invita inoltre gli Stati membri a colmare il significativo divario di competenze in materia di cibersicurezza, sfruttando le sinergie tra le iniziative militari, civili e delle autorità di contrasto.

Infine, il Consiglio sottolinea l’importanza fondamentale di stringere partenariati per superare le sfide comuni. Invita l’alto rappresentante e la Commissione a valutare l’opportunità di partenariati reciprocamente vantaggiosi e su misura in materia di politiche di ciberdifesa, anche per quanto riguarda lo sviluppo di capacità di ciberdifesa attraverso lo strumento europeo per la pace (EPF). A tal fine, il punto “ciberdifesa” dovrebbe essere aggiunto ai dialoghi e alle consultazioni dell’UE in materia di cibersicurezza nonché alle consultazioni generali in materia di sicurezza e difesa con i partner.

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