Destiny 2 è morto, lunga vita a Destiny!

4 months ago 89

Non so più se definirmi un fan di Destiny o meno, ma non nascondo di essermi emozionato almeno in un paio di momenti durante la campagna di La Forma Ultima, l'ultima (scusate il gioco di parole) espansione di Destiny 2.

Pensate che la storia è talmente intensa, che gli sviluppatori non vogliono che allontaniate la vostra attenzione dalle missioni principali. Ho provato a prendermi un momento di pausa dall'espansione, recandomi nella Torre, per recuperare oggetti e compiti secondari, ma il gioco stesso mi ha avvisato che la storia de "La Forma Ultima" è stata studiata per essere gustata dall'inizio alla fine, senza inframezzare altre attività nel mentre. 

Chiaro è che se volete farvi una passeggiata, be', quella potete farla, ma Bungie preferisce che finiate la campagna dell'espansione, prima di buttarvi di nuovo nelle modalità competitive, come il Crogiolo o l'Azzardo. Il motivo? Già, è una storia emozionante, da vivere tutta d'un fiato, ma non priva di quelle grane di cui ormai soffre Destiny 2 dalla nascita e che, a questo punto, potrà solo migliorare in un seguito.

La storia

Destiny 2: La Forma Ultima conclude l'arco narrativo di Luce e Oscurità: chi godrà di più della narrazione sarà lo zoccolo duro dell'utenza, quella presente fin dagli albori, visto che il racconto si incentra sul trio dei personaggi principali che hanno accompagnato il protagonista nel viaggio, cioè Zavala, Ikora e Clyde.

Il tutto ruota attorno al Testimone, il Thanos degli Avengers per Destiny, un essere incredibilmente potente capace di piegare la realtà a suo piacimento. Non scenderò nei dettagli, ma proprio a Zavala è dedicata la missione più bella della campagna, poiché, come potete ben immaginare, avrà un ruolo nevralgico nello scontro con il Testimone: quella fetta d'avventura esplora il passato del guardiano in un miscuglio di sequenze giocate e filmati realizzati in computer grafica davvero ben fatti. 

È proprio la maggiore presenza di sequenze d'intermezzo coinvolgenti a dare più corpo alla narrazione, laddove le ultime espansioni si basavano troppo soprattutto su dialoghi via radio, che anche qui sono presenti in larga quantità, ma inframezzando il tutto con momenti d'impatto, molti dei quali strizzano l'occhio al primo Destiny.

Una menzione d'onore va poi all'ambientazione a dir poco meravigliosa. L'avventura vi porterà al centro del Viaggiatore, immersi in luoghi completamente diversi tra loro di missione in missione, da sezioni con natura lussureggiante, a stanze al chiuso dove vi sentirete quasi soffocati dalle sculture umane intrecciate tra loro, con i visi doloranti.

Ho beccato qualche materiale in bassa risoluzione di troppo, come se lo sviluppo non fosse ancora terminato, ma è difficile rimanere impassibili davanti alla bellezza dell'estetica di questa espansione.

Cosa offre La Forma Ultima

Tolta la componente emotiva e nostalgica, l'avventura procede nei binari tipici della serie, ma con una maggiore cura rispetto alla precedente espansione, L'Eclissi. In "La Forma Ultima", Bungie ha aggiunto qualche enigma ambientale in più, legato all'attivazione di torrette di luce o glifi nel corretto ordine, cosa che spinge un attimino a spremere la materia grigia, oltre al grilletto.

Vi sono poi dei nuovi nemici, i Terrori, ma nulla che possa davvero stravolgere gli equilibri durante le sparatorie.

Se non fosse per la presenza di alcune creature volanti in stile gargoyle, non mi sarei accorto dei nuovi nemici nel marasma dei soliti Vex, corrotti e compagnia bella che il gioco continuamente vi lancia contro.

Non si può certo parlare di novità, tanto è vero che gli scontri si consumano come sempre, o quasi: viene infatti introdotta la "Trascendenza", un ulteriore barra da caricare, infliggendo danni o posizionandosi su specifiche fonti, che consente di entrare in uno stato di Trance che non solo disintegra le barriere, altrimenti impenetrabili, di alcuni specifici nemici, ma aumenta anche la velocità di ricarica delle abilità.

Peccato che, per tutta la durata della campagna, circa 5 ore in modalità Normale, non abbia mai trovato armi all'altezza delle aspettative, a parte un paio: Chiamata, cioè un'arma da supporto che in realtà è un mini lanciarazzi, e Senza Esitazione, un fucile automatico che spara flussi di energia solare.

Interessante invece la nuova sottoclasse Prismatica, che consente di combinare le abilità di tutte le sottoclassi presenti, così da creare la vostra combinazione preferita di talenti. Con lo scorrere delle missioni principali, sbloccherete via via talenti e mosse che avevate già sbloccato, a parte qualche piccola novità, come tre Super, una per ogni classe.

Sembra tutto più complesso di quanto in realtà è, ed è solo la chiusa al discorso che aveva già lanciato "L'Eclissi" relativo ad una maggiore personalizzazione dell'eroe che ci aspettava sin da lancio, poi arrivata dopo tanti, troppi DLC.

Una volta conclusa la campagna, dove purtroppo manca effettivamente un "vero" scontro finale con la minaccia, dovrete prima affrontare una missione apparentemente secondaria per poi sbloccare il Pallido Cuore, una nuova zona nella quale navigare per completare il classico corollario di eventi ed attività tipiche delle varie regioni di Destiny.

Da qui in poi, sarà una cavalcata verso l'aumento di luce e l'immancabile Raid per mettere a tacere il Testimone una volta per tutte, con tutta una serie di nuovi sistemi che ottimizzano l'acquisizione di nuovo equipaggiamento.

Cosa succede ora?

Difficile immaginare cosa succederà con Destiny. La Forma Ultima è, come dichiarato a più riprese, la fine dell'arco narrativo di Luce e Oscurità. Quello che verrà dopo è un mistero. Ci sarà un Destiny 3? Oppure Bungie continuerà a supportare Destiny 2 con un'altra espansione?

Credo che la strada più giusta sia quella di un seguito. Destiny 2: La Forma Ultima, così come suggerisce il nome, non è la rinascita di Destiny 2, ma di sicuro la sua forma finale, la sua forma migliore, nonostante questa non sia la miglior espansione: quel merito, a mio parere, è de I Rinnegati (o, se si va a ritroso con il primo Destiny, direi che nessuno raggiunge il vigore de I Re dei Corrotti).

La Forma Ultima celebra ciò che è stato il lavoro di Bungie, uno sparatutto eccezionale, spinto da uno dei gameplay più solidi in circolazione per il genere, alimentato da salti precisi, verticalità, feeling naturale delle armi e degli impatti, il tutto in un contesto MMO ricco, letteralmente strabordante di attività.

L'offerta di quest'ultimo DLC assicura una buona quantità di ore ma, messa da parte la componente emotiva e qualche trovata, ci si ritrova a fare sempre quello che si è sempre fatto, con la solita dose di contenuti riciclati.

Insomma, Destiny 2: La Forma Ultima fa quello che deve fare, è una buona espansione, ma penso che ormai Destiny 2 abbia detto ed esaurito tutto ciò che voleva dire. Eppure non manca un Pass Stagionale che offrirà nuove missioni, le quali espanderanno la storia, e che, si spera, inizino a gettare le basi per quello che sarà il futuro della serie.

Nel dettaglio, ci saranno altre tre piccole avventure dopo la fine del Testimone, in cui i Guardiani dovranno ancora mettere piede in luoghi e ambienti già visitati (tra cui l'Alveare), per un lasso di tempo che vi occuperà fino al 2025. E dopo? Lo scopriremo con calma, ma certamente Destiny continuerà, speriamo solo in una forma che abusi meno del riciclo.

Destiny 2: La Forma Ultima è disponibile su PS5, PS4, Xbox Series X|S, Xbox One e PC al prezzo di 49,99€ nel solo formato digitale, mentre l'edizione con Season Pass sale a 99,99€.

Il gioco base è gratuito insieme a molti DLC rilasciati post-lancio: anche le campagne di Ombre dal Profondo e Oltre la Luce sono ora accessibili senza costi aggiuntivi.

Destiny 2: La Forma Ultima - Foto

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