DIS, la relazione annuale sulla sicurezza evidenzia un mondo sempre più instabile. Preoccupa la minaccia cyber

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CyberSec2025

La Relazione annuale presentata dal DIS evidenzia che il 50% degli attacchi cibernetici registrati nel 2024 rientrano nella categoria dello spionaggio informatico, con un aumento di 12 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Presentata la Relazione annuale dell’Intelligence. La Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2024, pubblicata dal Governo italiano, fotografa un mondo in cui l’instabilità, l’incertezza e la competizione globale si intrecciano in uno scenario sempre più complesso e pericoloso. Oltre alla crescita delle minacce informatiche, il documento analizza le tensioni geopolitiche, il terrorismo jihadista, la sicurezza economico-finanziaria e l’impatto delle migrazioni e del cambiamento climatico sulla stabilità globale.

Crescita esponenziale delle minacce informatiche

La Relazione evidenzia che il 50% degli attacchi cibernetici registrati nel 2024 rientrano nella categoria dello spionaggio informatico, con un aumento di 12 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Si tratta principalmente di operazioni condotte da attori legati a governi stranieri con l’obiettivo di rubare dati strategici e industriali.

Altre minacce rilevanti includono:

  • Attacchi ransomware e malware avanzati, utilizzati sia per sottrarre dati che per sabotare infrastrutture critiche.
  • Attacchi DDoS e defacement, spesso condotti da gruppi hacktivisti filorussi per colpire siti istituzionali e privati.
  • Tecniche di phishing e password cracking, che hanno compromesso credenziali di accesso sensibili.

Gli obiettivi principali di queste offensive sono stati le infrastrutture critiche, le aziende strategiche e i processi democratici, con tentativi di interferenza nelle elezioni attraverso disinformazione e manipolazione online.

Tensioni geopolitiche e conflitti globali

Il 2024 è stato l’anno con il maggior numero di conflitti dalla Seconda Guerra Mondiale: ben 56 guerre attive. Tra le aree più critiche, la Relazione sottolinea il perdurare della guerra in Ucraina, la crescente instabilità nel Medio Oriente e l’espansione delle minacce jihadiste.

  • Il conflitto russo-ucraino ha visto la Russia conquistare sei volte più territorio rispetto al 2023, nonostante le pesanti perdite subite.
  • La crisi in Medio Oriente, scatenata dall’attacco di Hamas a Israele nell’ottobre 2023, ha portato a una guerra regionale che ha coinvolto Hezbollah, Iran e le milizie Houthi dello Yemen.
  • Il terrorismo jihadista ha registrato una ripresa preoccupante, con un aumento degli attentati in Europa legati al conflitto di Gaza. Il gruppo Islamic State Khorasan Province (ISKP) è stato identificato come la principale minaccia jihadista a livello globale.

Sicurezza economico-finanziaria e minaccia ibrida

La sicurezza economico-finanziaria italiana è messa alla prova da tensioni internazionali e dall’ingerenza di gruppi affaristico-criminali, con un aumento dei tentativi di acquisizione di asset strategici da parte di soggetti stranieri. Il documento sottolinea inoltre la crescente esposizione dell’Italia alle minacce ibride, che combinano cyber-attacchi, disinformazione e infiltrazioni economiche per destabilizzare il Paese.

Migrazioni, cambiamento climatico e competizione tecnologica

Tra i fattori che alimentano l’instabilità globale, la Relazione sottolinea il ruolo dei cambiamenti demografici e climatici:

  • La pressione migratoria resta alta, con oltre il 50% in più di persone costrette a migrare per guerre e instabilità rispetto a cinque anni fa.
  • Il cambiamento climatico continua a incidere sulla sicurezza globale: l’Europa ha registrato temperature superiori di 0,5°C rispetto alla media globale tra il 1910 e il 2000, con conseguenze sulla stabilità sociale ed economica.
  • La competizione tecnologica si fa sempre più accesa. Nel 2023, il 70% degli investimenti privati in intelligenza artificiale è stato effettuato negli Stati Uniti, solo l’8% in Cina e l’11% in UE e Regno Unito, evidenziando la necessità di rafforzare la competitività europea nel settore tecnologico.

L’impatto sulla sicurezza nazionale e le misure di difesa

L’Italia ha visto una crescente esposizione a cyber-attacchi, sia per scopi economici che per interferenze politiche e militari. Il documento sottolinea la necessità di potenziare la sicurezza informatica nazionale, migliorando la protezione delle infrastrutture digitali e rafforzando le capacità di intelligence cibernetica.

Parallelamente, il rapporto evidenzia un quadro geopolitico in deterioramento, con minacce che si evolvono rapidamente e richiedono risposte strategiche e coordinate. L’Italia, come parte della comunità internazionale, dovrà affrontare le sfide emergenti con un approccio multidimensionale, rafforzando la propria sicurezza interna, economica e tecnologica. La Relazione annuale rappresenta un monito sulla necessità di un’azione politica e istituzionale incisiva per proteggere gli interessi nazionali in un mondo sempre più instabile.

Rivedi la presentazione della relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza – anno 2024

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