Due tastiere meccaniche tutte in metallo che non costano una follia: proviamo EPOMAKER Galaxy e Hi75

1 week ago 34

In passato vi abbiamo parlato di svariati modelli di tastiere meccaniche in alluminio, come la Keychron Q1 Pro o la AKKO x MonsGeek M1W SP. Quasi tutte però sono accomunate da un fattore: il prezzo di vendita piuttosto alto. D'altronde usare scocche di metallo richiede spese aggiuntive da parte del produttore, non solo per il materiale usato ben più pregevole della plastica ABS, ma anche per via del maggiore peso del dispositivo che porta con sé maggiori spese di gestione e di spedizione. Ci sono però dei modelli un po' meno conosciuti che offrono tutto (o quasi) quello di cui si ha bisogno a cifre che non spaventano. In questo articolo vedremo due tastiere meccaniche personalizzabili che non costano una follia e che, allo stesso tempo, hanno davvero tanto da offrire. Si chiamano Galaxy 80 e Hi75 e sono commercializzate in Italia anche su Amazon da EPOMAKER, un brand di cui vi abbiamo parlato di frequente su queste pagine.

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EPOMAKER x Feker Galaxy80

EPOMAKER x Feker Galaxy80 è una tastiera meccanica personalizzabile formato TKL dotata di 88 tasti. Manca quindi il tastierino numerico, ma tutti gli altri tasti sono lì, al loro posto. La scocca, come avrete intuito, è realizzata in lega di alluminio. È un gran bell'oggetto, non c'è che dire: è pesante, spessa, e ben costruita, con tante accortezze anche all'interno della scocca, ben nascoste all'utilizzatore. All'interno infatti ci sono tutta una serie di strati fonoassorbenti che non solo rendono più gradevole il suono in digitazione, ma rendono tutta la struttura ancora più solida e resistente.

E non è solo ben costruita: ha anche un sacco di caratteristiche al top. Gli switch sono sostituibili (è un modello hot-swappable), e lo stesso si può dire del set di tasti inclusi. Dal sito di EPOMAKER è possibile scaricare il software ufficiale che permette di rimappare completamente le funzioni dei tasti, e già tolta dalla confezione è programmata con una serie di scorciatoie utili.

Ogni tasto è retroilluminato, anche se i copritasto non lasciano passare l'illuminazione dei LED sottostanti. È una scelta che può suonare strana, ma è motivata dal materiale con cui sono realizzati i tasti: si tratta di plastica PBT Double-Shot, ovvero quella più resistente all'usura e anche quella che trattiene meno impronte e sudore delle dita. Gli switch meccanici usati sono i White Marble (letteralmente marmo bianco), ovvero switch lineari realizzati in una particolare plastica scorrevole (POM) molto leggeri da premere e rapidi a convertire la vostra pressione in input sul PC.

Non finisce qui. Feker Galaxy80 può essere collegata ai vostri dispositivi in tre modi diversi: via cavo, via Bluetooth o alternativamente via Wi-Fi tramite apposito ricevitore USB. Avrete forse notato uno sportellino in basso a destra con una stella cadente intagliata: lì è dove troverete il ricevitore USB. Potete collegarci fino a 5 dispositivi contemporaneamente (3 via Bluetooth, uno via cavo e l'altro via Wi-Fi).

Per quanto riguarda la compatibilità, potete usarla su Windows, macOS, Android e iOS senza problemi, e in generale anche su tanti altri dispositivi compatibili con tastiere (come alcune smart TV o le console).

A livello di utilizzo, abbiamo sfruttato Galaxy80 per lavorare e giocare per svariate settimane, e per via delle tante ottime caratteristiche elencate è una delle scelte migliori che possiate fare soprattutto considerata la sua fascia di prezzo.

Se proprio vogliamo trovargli dei difetti, ci sono due particolari estetici che rovinano un po' le linee molto eleganti e classiche del dispositivo: il già citato sportellino con la stella in basso a destra e una striscia LED multi colore subito sopra le frecce direzionali. Senza questi due dettagli, avrebbe avuto quasi un look retro davvero fantastico. Nel caso questi colori molto tenui non fossero di vostro gradimento, ci sono ben altre 4 varianti di colore!

Ma veniamo al prezzo: EPOMAKER x Feker Galaxy80 si trova in 5 varianti di colore su Amazon Italia a 117€. Prima di aggiungerla al carrello c'è da aggiungere un coupon di 12€ che porta appunto il prezzo a centodiciassette euro. Oltre al modello bianco che vedete ritratto nelle foto di questo articolo, la trovate anche viola, rosa, celeste chiaro o nera.

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EPOMAKER x LEOBOG Hi75

A un prezzo molto simile (addirittura un po' più basso), c'è anche lei, EPOMAKER x LEOBOG Hi75. Si tratta sempre di una tastiera meccanica personalizzabile formato 75% dotata di 81 tasti. Manca il tastierino numerico quindi, e sono assenti anche alcuni tasti che solitamente troviamo nell'isola di pulsanti presenti sopra le frecce direzionali. È un layout pensato per favorire la compattezza. Si nota un qualcosa in più: in alto a destra c'è una manopola per la regolazione del volume! Molto comoda, è anche molto soddisfacente da girare, con un feedback cliccoso e preciso. Anche in questo caso, la scocca è realizzata in lega di alluminio: un altro dispositivo bello piazzato (ben più di un chilo di peso) e solido, che sfrutta vari strati fonoassorbenti e altre accortezze costruttive per aumentare solidità e sonorità della tastiera.

Tra i suoi pregi ritroviamo alcune delle caratteristiche già viste per il precedente modello.

Gli switch (o meglio, gli slot del circuito stampato in cui sono inseriti gli switch) sono hot-swappable, sostituibili quindi liberamente con altri modelli compatibili, così come i tasti inclusi e già montati. Anche la Hi75 ha il suo software ufficiale per Windows da cui potete rimappare i tasti, gestire vari parametri d'uso e anche creare più profili di utilizzo. I tasti sono retroilluminati, anche se i copritasto in plastica PBT (resistente anche a sudore e impronte) non lasciano passare la luce. Gli switch meccanici sono i Nimbus Switch V3: sono lineari, e sono dotati di uno stelo con paratie antipolvere che rende tra l'altro il tasto più stabile. Sono leggerissimi da premere e rapidi nell'attuare il comando.

C'è un difetto, se così si può dire, che la rende un po' meno appetibile dell'altra tastiera: può essere usata solo in modalità cablata. In confezione trovate un elegante cavo a spirale in tessuto che almeno rende un po' meno amara l'assenza di connettività senza fili.

Se comunque contate di usarla alla vostra postazione ufficio / gioco di casa, anche solo la modalità cablata va benissimo, almeno non avrete a che fare con autonomia ed eventuali problemi di interferenze.

Abbiamo alternato la Galaxy80 a questa LEOBOG Hi75 in queste ultime settimane. Forse a livello di sonorità è un pelo migliore la Galaxy80, ma anche questa Hi75 si è difesa alla grande, con una comodità e un feeling di uso superiore anche a modelli che arrivano a costare il doppio.

Anche qui possiamo trovare un paio di difetti puramente estetici. Il primo riguarda la manopola del volume: è un po' particolare, vista la parte centrale traslucida e retroilluminata, con un effetto molto da "cristallo magico", ma se non altro potete disattivare il LED sottostante con un'apposita scorciatoia di tasti indicata anche nel manuale. C'è poi una placchettina in metallo fra il tasto Esc e F1 con il simbolo di un astronauta che rimanda al marchio e alla confezione della tastiera, una personalizzazione che non a tutti potrebbe piacere.

Se poi i copritasto bianchi, viola e celesti non fossero di vostro gusto, c'è anche una variante bianca e verde un po' più morigerata.

Veniamo infine al prezzo: EPOMAKER x LEOBOG Hi75 è disponibile su Amazon Italia (venduta da EPOMAKER, spedita da Amazon) a 113,99€, davvero niente male per quello che offre, soprattutto considerata la scocca in lega  di alluminio super resistente. Prima di aggiungerla a carrello dovete spuntare la casella del coupon da 8€ per far scendere il prezzo a centotredici euro.

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Occhio al formato

Quasi tutte le tastiere meccaniche non gaming sono caratterizzate dal layout ANSI, ovvero il formato americano "American National Standards Institute". Anche queste due tastiere EPOMAKER sono ANSI. Cosa cambia rispetto all'ISO europeo? Il tasto Invio occupa una sola riga, il tasto Shift di sinistra è ben più ampio e alcuni simboli e lettere accentate o non ci sono o sono in una posizione diversa.

In realtà, collegandola a un PC italiano (o comunque impostato per scrivere in italiano) premendo i tasti avrete lo stesso comportamento che avreste con una tastiera ISO ITA. C'è però bisogno di un po' di pratica prima di imparare a usarle. Tra ISO e ANSI qual è il migliore? Nessuno dei due: dipende dai gusti e dalle abitudini dell'utilizzatore. Potete trasformare una ANSI in una ISO? Purtroppo no.

Se cercate valide alternative ISO potete dare un'occhiata a questi tre modelli. Attenzione però: si tratta di tastiere ISO UK. I tasti sono nella giusta posizione, ma comunque troverete dei simboli fuori posto (e nessuna lettera accentata).

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Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

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