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Qualche giorno fa, a distanza di tre mesi dalla sua uscita sul mercato, vi ho proposto la mia esperienza con il Google Pixel 9 Pro. L'ho reputato l'unica alternativa all'iPhone 16 Pro (quello compatto), l'ho elogiato per svariati aspetti, ma ho avuto anche modo di lamentarmi delle prestazioni. Uno smartphone che esce a 1199€ ed è in sconto a 800-900€, dal mio punto di vista è quasi obbligato a montare un SoC da vero top di gamma, che garantisca prestazioni da "migliore".
Questa mia argomentazione ha dato inizio ad una ampia discussione nei commenti, dal momento che molti reputano le prestazioni ormai un aspetto secondario, visto che i task base ormai si compiono egregiamente con ogni telefono. Questo è vero: mandare un messaggio su WhatsApp, usare Google Gemini e le sue funzioni AI (online, in cloud), scorrere le storie su Instagram, sono tutte queste operazioni che ormai possiamo effettuarle fluidamente con ogni telefono sopra i 200€.
Ciò non toglie che, chi come me ricerca un top di gamma per necessità, spesso vuole anche il meglio delle prestazioni. Vi faccio l'esempio, uno dei tanti, di un export Lightroom: esportare una foto elaborata con il Pixel 9 Pro, mentre che si guarda una live twitch in PiP, porta via anche 30 secondi. Il primo smartphone con Snapdragon 8 Elite che ho testato, il Realme GT 7 Pro, ci impiega tre volte meno, anche quattro in alcuni contesti.
Un video esportato con il Pixel 9 Pro su CapCut, come vedremo dopo, può impiegare anche quattro volte quello speso con il Realme GT 7 Pro e lo Snapdragon 8 Elite. Ma non solo: un'Intelligenza Artificiale locale, offline, basata su LLama 3.2 3B impiega meno di un minuto per creare una poesia di 500 parole, sia su Snapdragon 8 Elite sia su A18 Pro di Apple, mentre tramite il Tensor G4 di Google impiega due minuti e trenta, quasi tre volte tanto.
Ma un SoC come lo Snapdragon 8 Elite di Realme GT 7 Pro, l'A18 Pro di iPhone 16 Pro o l'Exynos 2400 di S24 ed S24+, come anche il Tensor G4 di Google, non si valuta soltanto in base alle prestazioni nude e crude. Un SoC (system-on-a-chip) è un insieme di vari elementi come il modem, l'ISP della fotocamera, la NPU (per l'intelligenza artificiale), la GPU, la CPU e molto altro. La scelta del chipset determina tantissimi paramentri come la qualità delle foto scattate, della ricezione, dell'efficacia del wifi, del consumo della batteria, del display con colori più affidabile e funzioni software esclusive, e molto molto altro.
In questo contenuto, nato proprio dallo spunto del precedente articolo, andremo ad approfondire tutti questi elementi appena citati.
Affiancheremo alcuni smartphone al Realme GT 7 Pro - smartphone scelto come riferimento essendo il device con Snapdragon 8 Elite più economico disponibile sul mercato che abbiamo e che ha delle caratteristiche particolari e non tutte eccellenti soprattutto lato hardware fotografico - per far emergere le differenze in termini prestazionali. Tutti questi smartphone hanno SoC diversi e sono stati scelti perché al momento li reputo i migliori tra quelli che montano determinate soluzioni. Tutti i test effettuati sono stati anche replicati da uno smartphone sotto embargo, il quale monta lo Snapdragon 8 Elite come il Realme GT 7 Pro. Seppur lo smartphone sotto embargo sia sulla carta migliore e costi molto di più ad oggi è scarsamente ottimizzato, almeno così mi auguro, dal momento che è il doppio più lento del Realme nei task pesanti che analizzeremo in questo articolo.
N.B: All'interno delle classifiche verrà citato il primo classificato, mentre per i restanti posizionamenti menzioneremo soltanto il SoC. Come scritto tutti i test sono stati effettuati nelle condizioni migliori ed ideali (esempio a basse temperature e con zero carico in background) così da poter offrire il massimo potenziale ed escludere discorsi come il throttling, che penalizzerebbe di più alcune soluzioni montate su smartphone più compatti.
A questo link trovate tutti i materiali foto e video sfruttabili da voi per simulare gli stessi test effettuati all'interno di questo articolo. I valori riportati nella recensione sono "alle meglio di 5", ovvero su una base di cinque tentativi si prende il dato migliore. Questo ha evidenziato un miglioramento delle basse posizioni di classifica, dove i risultati erano più elastici.
UNO SGUARDO AL FUTURO: L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE OFFLINE
C'è una cosa che mi irrita particolarmente delle presentazioni dei nuovi smartphone: si parla sempre e solo di intelligenza artificiale, di quanto questi telefoni siano in grado di fare cose mirabolanti, si parla di APU, NPU, TOPS (Trillions or Tera Operations per Second) ma poi nel concreto non ci rimane nulla. Tutte le AI che abbiamo sui telefoni sono praticamente un copia e incolla con lo stampino delle funzioni che Google mette a disposizione con Gemini Pro e Imagen.
Se il vostro smartphone ha il riassunto nelle note vocali, la gomma magica con IA generativa nella galleria o funzioni simili, sappiate che è tutto basato su Google Gemini e tutto funziona ovviamente in Cloud. L'unica IA che al momento ho testato su uno smartphone, non di Google, è stata quella di Realme (e OPPO essendo la UI uguale): IA Studio che troviamo su Realme GT 7 Pro è basata su una IA proprietaria Andes-GPT (che gira su server europei). Nel 2023 era il modello LLM più evoluto in Cina dopo GPT-4.
Anche questa IA, però, gira in cloud. Insomma ad oggi non c'è modo di testare il vero potenziale di una IA e capire quanto un SoC faccia la differenza rispetto all'altro, in base agli strumenti che ci mettono a disposizione le aziende. Sì, lo so, su Samsung c'è una spunta per sfruttare l'IA offline ma è poco efficace, direi inefficiente e non ci restituisce un parametro confrontabile e giudicabile.
Come fare allora per capire quanto un telefono di ultima generazione sia davvero "più potente" lato NPU, lato Intelligenza Artificiale? Nel nostro caso abbiamo scaricato LM Playground, una app che permette facilmente di scaricare dei modelli LLM come LLama 3.2 3B, il modello linguistico avanzato di Meta con tre miliardi di parametri. Fatto ciò ci ritroviamo sul telefono una IA locale, che funziona offline, e gratuitamente ci permette di capire quanto il nostro telefono sia "avanzato".
Sia questo, che gli altri due test, sono replicabili facilmente sui vostri telefoni, così da verificare voi stessi la veridicità e l'affidabilità delle nostre analisi. Prendendo i nostri sette smartphone abbiamo chiesto a tutti, tramite il chatbot dell'app, di "Scrivere un testo di 500 parole sui bassotti arlecchini". Il risultato, in termini di rapidità, è stato il seguente:
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Realme GT 7 Pro (Snapdragon 8 Elite) 00:52,77 sec
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Smartphone A (A18 Pro) 00:52,95 sec (ma si fermava a 450 parole)
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Smartphone B (8 Elite sotto embargo) 01:04,70
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Smartphone C (Snapdragon 8 Gen 3) 01:11,66 sec
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Smartphone D (Mediatek Dimensity 9400) 01:29,39 sec
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Smartphone E (Snapdragon 8s Gen 3) 01:52,88 sec
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Smartphone F (Google Tensor G4) 02:30,77 sec
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Smartphone G (Snapdragon 8 Gen 2) 04:24,24 sec
Cosa si evince da questo primo test? Che lo Snapdragon 8 Gen 2, di ben due generazioni fa, è nettamente indietro lato intelligenza artificiale e NPU. Anche arrivasse ad oggi una IA locale, offline, valida, lui non sarebbe troppo adeguato. Ma anche il Tensor G4, che tanto viene nominato "AI", a conti fatti è il peggiore della precedente e nuova generazione.
Il Tensor G4 perde anche dallo Snapdragon 8S Gen 3 che è un ibrido tra Snapdragon 8 Gen 3 e Snapdragon 8+ Gen 1, e non di poco!
Lo Snapdragon 8S Gen 3 è a tutti gli effetti un SoC che troviamo su smartphone dai 280 ai 500 euro, escluso qualche semi-top come Razr 50 Ultra o Edge 50 Ultra. Il fatto che superi il Tensor è abbastanza emblematico. Abbastanza deludente anche il Dimensity 9400 che perde rispetto al suo diretto competitor di ben oltre 30 secondi. Il Realme GT 7 Pro ad oggi risulta ancora lo smartphone, fra quelli che stiamo provando, con lo Snapdragon 8 Elite più ottimizzato.
L'AMBITO FOTOGRAFICO: QUALCOMM VS MEDIATEK
Amo il nuovo Mediatek Dimensity 9400 e la sua estrema capacità di consumare poco, anche essendo super potente. Due anni fa non avrei mai scommesso che Mediatek avrebbe colmato così tanto e in così breve termine il GAP da Qualcomm. Ci sono però aspetti, escluse le nude e crude prestazioni, da considerare: l'ISP della fotocamera è uno di questi ambiti chiave. Mediatek fa fede all'Imagiq 1090 mentre Qualcomm all'"AI ISP" (ex Spectra).
Un ISP impatta quasi ogni aspetto della fotografia: i colori, il supporto a funzioni come il ZSL (Zero shutter lag), la gestione del rumore, l'AWB e via dicendo. Anni fa si continuava a preferire le soluzioni Snapdragon perché offrivano, a parità di hardware, foto migliori.. sarà ancora così?
Le foto che state osservando sono scattate da Realme GT 7 Pro e OPPO Find X8 Pro. L'hardware del tele 3X è pressoché identico, ma la fotocamera principale 1X è peggiore, sulla carta, quella del Realme. Eppure in situazioni estreme come una foto in notturna, dove le alte luci sono sparate a mille, noterete come il Realme sembri ottenere anche un risultato migliore. Il Realme, con lo Snapdragon 8 Elite, integra anche un eccellente supporto allo scatto in RAW+ (plus), una modalità simile al ProRAW di Apple. (Scaricate le foto dal link in alto per apprezzare i dettagli nello zoom)
Insomma, seppur abbia un hardware fotografico fra sensore e lenti peggiore, grazie all'ISP si riescono ad ottimizzare alcune situazioni ed ottenere foto paradossalmente migliori di telefoni più costosi (senza Snapdragon 8 Elite). Questo lo notate ancor di più scattando in RAW, evitando quindi che l'AI vada completamente a rielaborare le foto e nascondere tutti i difetti reali (e naturali) delle foto.
LE PRESTAZIONI NUDE E CRUDE: L'USO DA CONTENT CREATOR
Nell'ultima fase del nostro test ci ritroviamo a parlare di potenza bruta grazie al foto editing e video editing. Per questo test abbiamo utilizzato le due applicazioni più famose presenti nel Play Store e Apple Store: Lightroom di Adobe e CapCut di ByteDance (TikTok).
Abbiamo utilizzato i telefoni a zero carico, con temperature iniziali ottimali, così da mettere tutti nelle migliori condizioni possibili di performare. Prima di simulare l'export, di un RAW senza edit e un RAW con edit, abbiamo messo una streaming di Twitch in PiP così da appesantire di più la CPU e GPU. Ecco i risultati:
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Realme GT 7 Pro (Snapdragon 8 Elite) 09,39 sec
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Smartphone A (A18 Pro) 09,64 sec
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Smartphone C (Snapdragon 8 Gen 3) 10,52 sec
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Smartphone E (Snapdragon 8s Gen 3) 11,37 sec
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Smartphone D (Dimensity 9400) 12,25 sec
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Smartphone G (Snapdragon 8 Gen 2) 13,2 sec
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Smartphone F (Tensor G4) 22,9 sec
Di nuovo vediamo il Realme GT 7 Pro dominare assieme all'A18 Pro poco dietro. Lo Snapdragon 8 Gen 3 è dietro soltanto di un secondo mentre i successivi tre classificati sono tutti all'interno di due secondi di differenza. Il Tensor G4 è invece è ultimo, e non di poco, subendo quasi il doppio di distacco dal Galaxy S23 di ben due generazioni fa.
Se considerate un multi-export di 100-200 foto, dove le CPU iniziano a soffrire anche di throttling, il divario diventa sempre più ampio a favore dei primi classificati (escluso iPhone che è poco ottimizzato per il multi export su Lightroom, spesso si incaglia).
L'ESPORTAZIONE VIDEO: OCCHIO ALLE SORPRESE
Procediamo quindi con il test di esportazione video, una clip da 10min14sec, 3GB di peso, registrata in Cine4K 4:2:2 10bit e 200Mbps di bitrate ed inizialmente elaborata su Premiere Pro (HEVC in .mp4). Ecco i risultati con export CapCut 4K con bitrate "Alto":
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Realme GT 7 Pro (Snapdragon 8 Elite) 01:33,55 min
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Smartphone D (Dimensity 9400) 01:58,53 min
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Smartphone B Elite sotto embargo 02:56,82 min
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Smartphone C (Snapdragon 8 Gen 3) 03:02,93 min
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Smartphone G (Snapdragon 8 Gen 2) 03:15,33 min
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Smartphone A (A18 Pro) 03:33,65 min
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Smartphone E (Snapdragon 8s Gen 3) 04:28,59 min
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Smartphone F (Tensor G4) 06:03,94 min
Questo test ci offre una conferma e una scoperta: Realme GT 7 Pro di conferma di nuovo il più veloce, e qui non di poco, sia verso i competitor sia verso l'altro Snapdragon 8 Elite sotto embargo. Le due precedenti generazioni Snapdragon sono molto lontane ma tutto sommato vicine fra loro.
iPhone stupisce, rimanendo molto indietro, ma per un mero discorso di ottimizzazione: CapCut nasce su iPhone, dove c'erano tra l'altro feature esclusive, ma col tempo diviene più ottimizzato per i top di gamma Android. E questa è solo una delle tante app che ormai inizia a girare meglio su Android che iOS.
Delusione invece per lo Snapdragon 8s Gen 3 che in questi casi mostra il lato scoperto e l'essere più un SOC ormai da fascia media, in ogni caso meglio del Tensor G4 che con sei minuti fa ben quattro volte peggio dello Snapdragon 8 Elite, non due, non tre, quattro volte peggio, un abisso. Fare peggio di iPhone, che è davvero male ottimizzato per CapCut ad oggi, è una impresa.
IL SOC COME IL CUORE PULSANTE DELLO SMARTPHONE
Insomma, già da questi test si capisce subito come il SoC sia una parte essenziale dello smartphone. Lo è oggi, potendoci garantire il meglio della fotografia e della connettività ma anche di tanti altri aspetti come il display, lo sarà domani, grazie a CPU, GPU e NPU sempre più prestanti e "futuribili". Nel caso esca qualche app rivoluzionaria di AI locale, se vorrete creare oggi una IA locale, se dovesse uscire qualche gioco formidabile; in queste ed in tante altre occasioni avrete tra le mani uno smartphone pronto ad essere performante, con un SoC adeguato.
Il Realme GT 7 Pro è un curioso e interessante esperimento. Ricollegandomi alla recensione, confermo che è uno smartphone con determinati compromessi ben evidenti (ricarica wireless, esim, uscita video assenti e cam uw di basso livello) ma per un prezzo spesso la metà o inferiore agli smartphone citati in questo confronto, ne esce comunque davvero bene.
Ciò che più mi ha sorpreso è quanto un aspetto come l'ISP possa impattare la fotografia, assieme sicuramente ad una buona ottimizzazione software. Sarebbe curioso parlare anche di consumi, dal momento che queste soluzioni come lo Snapdragon 8 Elite, ma anche il Dimensity 9400 e l'A18 Pro, ormai sono sempre meno energivore (soprattutto in standby). Insomma questa nuova generazione ci offre il massimo delle performance, con un salto evidente e tangibile, senza però rinunciare all'autonomia.
Ed è in questa fase discretamente evolutiva degli smartphone che una soluzione come il Tensor G4 mostra il suo lato debole e arranca e non di poco. E' in questa fase che Samsung non può permettersi un secondo all-in alla cieca montando ancora degli Exynos sui propri top di gamma.
Insomma, un processore TOP inizia a fare la differenza in questa fase di espansione AI e anche su prodotti che hanno qualche rinuncia un buon ISP può fare miracoli anche sulla parte fotografica. Realmente GT 7 Pro ha dimostrato quanto Snapdragon 8 Elite sia una CPU incredibile e quanto a parità di processore sia fondamentale l'ottimizzazione. Il confronto fatto è infatti alla pari con altri prodotti che paradossalmente appartengono alla stessa BBK e che dimostra come effettivamente non vi sia un copia e incolla software ma uno sviluppo separato dei vari smartphone che escono dalle stesse fabbriche.
VIDEO
- Realme GT 7 Pro disponibile online da Psk Mega Store a 745 euro.
- Realme GT 7 Pro disponibile su a 799 euro.
(aggiornamento del 06 dicembre 2024, ore 11:22)