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Meta cede alle pressioni degli attivisti che la accusano di costringere gli utenti a pagare per garantire la loro privacy e si appresta a ridurre il costo dell'abbonamento mensile di Facebook e Instagram introdotto lo scorso novembre per conformarsi al GDPR e al DMA (Digital Markets Act). Si tratta di una decisione - non ancora definitiva - con cui si cercano di frenare le preoccupazioni delle autorità comunitarie della privacy e dell'antitrust.
Attualmente nel territorio europeo sono due le opzioni disponibili per accedere ai social di Mark Zuckerberg:
- versione gratuita: resta disponibile, gli utenti utilizzano Facebook e Instagram esattamente come prima, dunque con le inserzioni personalizzate ed il tracciamento attivo
- versione a pagamento: capacità di personalizzazione degli annunci limitata, costa 9,99 euro/mese da web o 12,99 euro/mese da iOS/Android. Dal 1° marzo l'estensione dell'abbonamento agli account collegati ha un costo di 6 euro/mese ciascuno
QUASI LA MET
Meta ha proposto alle autorità europee di ridurre il costo dell'abbonamento da 9,99 euro a 5,99 euro al mese. Nel corso di un'audizione della Commissione Europea, l'avvocato di Meta Tim Lamb si è così espresso:
Volevamo accelerare questo processo da diverso tempo perché dobbiamo arrivare ad uno stato stazionario... quindi abbiamo proposto di abbassare il prezzo da 9,99 a 5,99 euro/mese per un singolo account e 4 euro per eventuali account aggiuntivi.
"Penso che sia un'offerta seria", spiega l'avvocato riferendosi alla riduzione del costo di abbonamento mensile. Meta ha presentato la proposta alle autorità di regolamentazione a inizio 2024 ed è ora impegnata in una trattativa con le autorità per la protezione dei dati, in primis con la Data Protection Commission irlandese.