9 months ago
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Non poteva che finire sul tavolo di iFixit, Fairphone 5, e forse è uno dei casi in cui l'azienda non vedeva l'ora che gli specialisti della riparazione passassero in rassegna l'ultima loro creazione. Sono anni che il brand olandese lavora a dispositivi etici a tutto tondo, e Fairphone 5 è l'ultima evoluzione di un concetto che per iFixit, ovviamente, non può che essere vincente.
Accedere all'interno di Fairphone 5 è semplicissimo. Basta sganciare la copertura posteriore in plastica per avere accesso alla batteria che come accadeva anni fa per tutti i cellulari è rimovibile, affinché la sostituzione del componente più soggetto a usura dello smartphone sia davvero alla portata di chiunque. È positivo che Fairphone sia riuscita a mantenere semplice il processo nonostante l'impermeabilizzazione certificata IP55, ottenuta attraverso un nano rivestimento di spessore maggiore che in passato.
iFixit sottolinea il passo in avanti compiuto sulle fotocamere. Fairphone 5 ha un modulo posteriore a tre elementi, con due fotocamere da 50 megapixel (principale e ultra wide) e un ToF per la profondità di campo, e se in passato in caso di danni a una fotocamera era necessario sostituire l'intero gruppo adesso, nel nuovo modello, i sensori sono indipendenti, dunque se ne può rimpiazzare anche uno solo.
Il principale cambiamento di Fairphone 5, spiega iFixit, risulta evidente non appena vengono rimossi i singoli componenti dello smartphone. La motherboard dello smartphone è stata divisa in due, invece di un componente che segue linee strane per lasciar spazio alla batteria (a "L", a "C", negli anni, e vengono in mente gli iPhone, ne abbiamo viste di ogni forma) c'è una scheda madre e una scheda "figlia", un modulo superiore e uno inferiore divisi dalla batteria e collegati dal cavo delle antenne.
Fairphone, contattata da iFixit, ha spiegato che la divisione in due della scheda madre si è resa necessaria per ospitare una batteria più grande, che infatti è passata dai 3.905 mAh di Fairphone 4 ai 4.200 mAh dell'ultimo modello. E l'attenzione dell'azienda alla riparabilità emerge pure dai contrassegni stampati sulla porzione inferiore della scheda che indicano dove connettere il cavo rosso, dove quello bianco e dove quello nero, segno che i progettisti si sono calati nei panni di un qualsiasi utente che magari è alla prima esperienza di riparazione.
iFixit loda la longevità del supporto software di Fairphone, 5 aggiornamenti ad Android e almeno 8 anni di patch di sicurezza, un impegno lunghissimo che l'azienda ha potuto assumersi scegliendo il SoC Qualcomm QCM6490, concepito non per smartphone ma per applicazioni industriali o di internet delle cose. Non è una piattaforma all'avanguardia e dà allo smartphone prestazioni da segmento medio, però viene supportata più a lungo di una qualsiasi della ben più nota famiglia Snapdragon.
Il segreto del 10 su 10 assegnato da iFixit a Fairphone 5 sta in tanti piccoli elementi, dal mantenimento degli aspetti che hanno contraddistinto i modelli precedenti alle migliorie dell'ultimo, vedi le fotocamere sostituibili singolarmente. I ricambi sono accessibili e a prezzi ragionevoli (la batteria, ad esempio, costa meno di 40 euro), le informazioni necessarie alla riparazione sono fornite da Fairphone.
L'unica pecca è nel lettore di impronte digitali per il quale non esiste ricambio, ma - spiega iFixit - si tratta di un componente che difficilmente si guasta. Non ha colpe invece Fairphone sull'impossibilità di sostituire la scheda madre, perché il ricambio avrebbe necessariamente un codice IMEI diverso dal dispositivo di partenza e le normative non lo consentono.
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(aggiornamento del 11 dicembre 2023, ore 00:15)
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