Framework Laptop 13 DIY è il portatile perfetto!

7 months ago 93

In un mondo di portatili tutti uguali, Framework ha deciso di fare qualcosa di unico: puntare sulla strada della modularità e della riparabilità. L'azienda californiana, da poco sbarcata in Italia, propone infatti due modelli, uno da 13 (in prova) e uno da 16 pollici, entrambi caratterizzati dalla possibilità di essere aggiornati nell'hardware alla stregua di un PC desktop, cambiano i singoli componenti, con relativa facilità.

Non si tratta di un portatile per nerd smanettoni, ma di un prodotto che vuole sdoganare un nuovo modo di approcciarsi ai notebook, con vantaggi sia ambientali che economici, nel lungo periodo. Di questo e altro parleremo nella recensione di Framework Laptop 13, ma ricordate di guardare anche il video qui sopra perché non c'è modo migliore di capire quanto sia unico questo modello che non vederlo assemblare.

L'unboxing di Framework Laptop 13, in particolare della DIY Edition, è altamente soddisfacente. All'interno, come avrete visto dal video, troverete un sacco di scatole (tutte in materiali riciclati e riciclabili), con le varie componenti del notebook tutte pronte da assemblare.

È anche possibile che abbiate più porte a disposizione di quelle che possono fisicamente stare sul portatile, ma è anche questo il bello: una Ethernet magari non vi serve sempre, ma in caso di necessità potete fare lo swap al volo e sostituirla a una porta inutilizzata.

Niente manuali, quelli stanno tutti online, com'è giusto che sia. Del resto il processo di assemblaggio non richiede particolari conoscenze, ma solo tanta attenzione, e comunque, per chi non se la sentisse, che c'è anche la versione pre-assemblata.

Piccoli bonus: adesivi di Framework e una toppa termoadesiva a forma di robottino.

Non è facile giudicare la qualità costruttiva di un laptop così diverso dall'ordinario.

Sì perché se lo paragoniamo a un modello qualsiasi, Framework Laptop 13 è un po' spesso e un po' pesantino, con 1.342 grammi sul piatto della nostra bilancia, che per un 13 pollici non sono proprio pochi.

Alcune finiture poi possono essere migliorate, in particolare la cornice attorno al display è tutta in plastica (che però potete scegliere fra tanti colori diversi), e i due pulsanti che ci sono per silenziare il microfono e disabilitare la webcam non sono sempre impeccabili (troppo a filo di scocca, a volte un po' duri, e sempre realizzati in plastica). Anche le viti torx vanno trattate con attenzione, perché hanno una filettatura un po' delicata, ed essendo un portatile fatto per essere montato e smontato è meglio non stringerle troppo, e il cable management all'interno della scocca non è sempre impeccabile, e può richiedere un po' di accortezza nel montaggio della cornice e della tastiera.

Questo non per scoraggiare chi lo voglia assemblare da solo, ma per sottolineare che comunque non è un'operazione del tutto priva di rischi, e se non ve la sentiste la versione pre-assemblata è comunque una strada che non preclude alcun aggiornamento futuro, e che almeno vi metterà in mano un laptop subito pronto.

Detto questo però, bisogna senz'altro lodare il fatto che si tratta di un portatile unico al mondo, che può essere smontato in ogni suo componente con relativa facilità, tanto da guadagnarsi un incredibile punteggio di riparabilità di 10 su 10 da iFixit. La sua scocca è inoltre in metallo, molto solida, e non teme flessioni né scricchiolii, e non ci sono gap visibili tra le sue due metà.

E già che parliamo di materiali, la cover superiore è fatta al 75% in alluminio riciclato pre-consumo, il case è al 50% in alluminio riciclato post-consumo, e le parti in plastica sono al 30% riciclate post-consumo.

La spedizione è completamente a impatto zero.

Il portatile è anche ben bilanciato, si apre con un dito, ha un lettore di impronte digitali nel tasto di accensione (ma non una fotocamera compatibile con Windows Hello), e presenta 4 moduli estraibili laterali, che vi permettono non solo di cambiare porte a seconda della vostre esigenze, ma anche di collocarle sul fianco dove vi fanno più comodo.

Si aprirebbe poi tutto un capitolo a parte sui rifiuti elettronici. Qui abbiamo un portatile del quale potete non solo aggiornare, ma anche riutilizzare, la maggior parte dei componenti. Se, ad esempio, un domani voleste cambiare la scheda madre, potete far diventare la vecchia un mini PC: basta stampando / acquistare un case dedicato! E il giorno in cui avrete bisogno di un upgrade hardware non dovrete buttare via tutto il resto, ma solo cambiare ciò che vi occorre.

Alla faccia di chi continua a produrre nuovi modelli ogni anno insomma, nei quali non puoi cambiare una virgola, Framework parte da una base aggiornabile nel tempo: c'è una bella differenza!

Uno degli elementi che mi ha stupito di questo Framework Laptop 13 è proprio la tastiera. Intanto il layout è italiano, il che non è banale per un'azienda statunitense che solo da pochissimo vende anche da noi. I tasti sono quindi tutti al posto giusto, ci sono tutti i toggle dei quali potete avere bisogno, e solo F12 è stato sacrificato sull'altare per aprire un link diretto al sito dell'azienda (tramite PowerToys lo potete rimappare in pochi istanti).

La retroilluminazione è regolabile su 3 livelli, si vede abbastanza bene anche in una stanza illuminata, ma soprattutto i tasti hanno un ottimo feeback. Nonostante siano piatti, sono lievemente zigrinati, quindi offrono un discreto grip. L'attuazione delle singole chiavi è inoltre ben riconoscibile al tocco, ma senza essere né troppo rigida né rumorosa, con una corsa di 1,5 mm. Già dal primo giorno sono arrivato a 90 parole al minuto, senza errori: una buona media, per una tastiera sulla quale non avevo mai digitato prima.

Il touchpad non è dei più grandi che ci siano, ma con lo spazio a disposizione le sue dimensioni sono giuste. Più largo e avrebbe dato fastidio al palm rest, più alto e sarebbe stato troppo a filo della scocca, rischiando di attivare qualche tocco involontario. Le gesture funzionano tutte bene, la superficie è scorrevole e in generale non ha mai dato alcun problema.

La cosa bella di un portatile modulare è proprio personalizzarlo in fase di ordine. Ci sono quindi decine di combinazioni che potete realizzare sul sito di Framework, sia con processori Intel di 13ma generazione che AMD serie 7000. Noi abbiamo provato il modello seguente, che corrisponde alla configurazione Performance della versione pre-built 

  • Schermo: 13,5'' IPS 2.256 x 1.504 pixel, 3:2, 
  • CPU: Intel Core Core i7-1360P
  • RAM: 16 GB DDR4-3200
  • Memoria interna: 512 GB SSD NVMe M2 2280
  • Webcam: 1080p@60fps
  • Connettività wireless: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3
  • Porte: 2x USB-C Thunderbolt 4, USB-A 3.2 Gen2, Ethernet 2.5Gbit/s, HDMI 2.0b, DisplayPort, jack audio
  • Batteria: 61 Wh
  • Peso: 1.342 grammi
  • OS: Windows 11 Home

Il sistema operativo (volendo) non è incluso nella DIY (qui trovate il video dell'installazione di Windows, ma Framework assicura piena compatibilità anche con Linux, in particolare Fedora e Ubuntu).

L'hardware è quindi non solo personalizzabile, ma anche molto moderno. Abbiamo infatti gli ultimi processori disponibili, connettività di prim'ordine, porte aggiornate (giusto una HDMI 2.1 è ancora in lavorazione), un display che è stato reso opaco per una migliore leggibilità, una webcam full HD a 60fps (la maggior parte si ferma a 30) e davvero ben poco su cui lesinare.

Chiariamo nuovamente che sul portatile c'è spazio solo per 4 porte alla volta (escluso il jack audio che è fisso), e che tra quelle acquistabili c'è n'è anche una con microSD, quindi di fatto non manca nulla per poter personalizzare l'I/O a piacimento.

Il display è forse l'elemento che mi ha stupito di più. In due parole: bello e leggibile. Ottima la risoluzione, superiore al full HD, ma non così tanto da diventare un problema per l'autonomia, e il refresh si ferma a 60Hz, probabilmente per lo stesso motivo.

Il fattore di forma 3:2 poi è particolarmente comodo nella sfera lavorativa, e contribuisce a farlo sembrare più grande di quanto non sia, perché sfrutta meglio lo spazio in verticale (siti web, documenti ecc.).

La qualità del pannello è inoltre molto buona, con una luminosità superiore ai 400 nit, piena copertura sRGB, e una finitura opaca che lo rende davvero godibile in ogni ambiente. C'è anche il sensore di luminosità per regolare automaticamente la retroilluminazione, e funziona molto bene, senza continui cambi alla minima variazione di luce, e senza essere troppo conservativo.

Non c'è, ovviamente, supporto touchscreen, il pannello è un "classico" IPS con colori non particolarmente brillanti e contrastati, ma ottimi angoli di visione, e se andate su spazi di colore più professionali (come l'AdobeRGB) non avrete una buona copertura. Ma questo non significa niente per la maggior parte degli utenti, soprattutto quando si troveranno davanti a uno schermo che non presenta mai riflessi problematici e che ha tutta la luminosità che occorre sia nell'uso lavorativo che multimediale.

  Zenbook S 13 OLED LG Gram Style Framework Laptop 13
3DMark (night raid) 15.875 14.780 17.900
PCMark 10 5.240 5.268 5.240
Procyon 4.030 (photo) / 2.500 (video) 4.150 (photo) / 2.350 (video) 4.360 (photo) / 2.315 (video)
Cinbench R23 1.700 (single) / 7.000 (multi) 1.635 (single) / 8.400 (multi) 1.660 (single) / 10.500 (multi)
CrystalDisk lettura 6.480 MB/s 7.095 MB/s 5.110 MB/s
CrystalDisk scrittura 4.450 MB/s 6.445 MB/s 4.000 MB/s

Abbiamo ripreso lo stesso confronto fatto nella recensione del Gram Style perché adesso possiamo svelarvi qualcosa di più sul Laptop 13, che i benchmark da soli non dicono.

Il notebook di Framework non solo ha le migliori prestazioni multi-core dei tre, ma soprattutto le mantiene costanti nel tempo senza perdere un colpo. Dopo mezz'ora di stress test con CPU al 100% il Laptop 13 è inchiodato sui 30 Watt di consumo, che sono il massimo che gli è consentito, con clock medio intorno ai 2,6 GHz e temperature ottimali, di circa 7 gradi sui core. Nella stessa situazione il notebook di LG era sceso anche a 16 Watt, e con temperature anche superiori a quelle di Framework, e in generale è davvero molto, molto raro vedere una simile costanza di rendimento.

Questo produce una forbice di usabilità notevole, in particolare per chi abbia bisogno di sforzare a lungo il proprio portatile: Framework vi assicura sempre il massimo delle prestazioni, anche dopo lungo sforzo, cosa che né LG né ASUS (né tanti altri) possono vantare.

E se aggiungiamo anche la GPU integrata al 100% non c'è alcun calo di potenza per la CPU, ma solo una diminuzione del clock intorno ai 2 GHz di clock, sempre con temperature sui core di circa 70°. Questo spiega anche come mai i test di 3DMark vedano così avanti il Framework rispetto agli altri, a parità di Iris Xe sui tre notebook.

In tutto ciò è inutile sottolineare che anche le temperature superficiali sono molto buone, con l'unica parte che diventa un po' più calda sopra i tasti funzione, ma sempre senza alcun problema di uso, nemmeno sulle ginocchia.

Non sono in assoluto prestazioni inarrivabili, ma ciò che davvero colpisce è l'ottima gestione termica realizzata dall'azienda californiana, che qui sfrutta a pieno il 1360P, nel senso che letteralmente meglio di così era difficile fare, e con così ampio margine da lasciar ben sperare per la più potente versione col 1370P.

L'autonomia era un altro banco di prova importante per Framework Laptop 13, e dobbiamo dire che se l'è cavata meglio di quanto pensassimo. Guardiamo subito gli incoraggianti numeri di PCMark10:

  • Idle (massimo risparmio energetico, minima luminosità): 23 ore
  • Gaming (massime prestazioni, massima luminosità): 1 ora e 10 min
  • Modern Office (scrittura, navigazione e video conferenza separati da brevi periodi di riposo - prestazioni bilanciate, luminosità 25/100): 13 ore e 25 minuti
  • Video: (prestazioni bilanciate, luminosità 50/100, volume 25/100, 60Hz): 9 ore e 40 minuti

Come vedete c'è un grandissimo tempo di idle, segno che non c'è alcun elemento che causa un battery drain importante. Allo stesso tempo, sotto stress massimo siamo di poco oltre un'ora di utilizzo, che non è certo tanto. Nel mezzo c'è tutto il resto.

Nell'utilizzo lavorativo mio, fatto di navigazione con Chrome con almeno 10 schede sempre aperte, chat con Telegram, e nessuna particolare attenzione al risparmio energetico, ho consumato meno del 10% per ogni ora di utilizzo, con luminosità dello schermo a 40 su 100.

E sia chiaro che già il 25/100 usato nei test di PCMark10 è sufficiente ad avere una buona leggibilità, complice anche la finitura opaca del display e il fatto che si tratta di uno schermo bello luminoso.

Portare a casa la giornata lavorativa tipo è insomma più che fattibile, e potete andare anche un po' oltre. Al contempo sappiate che alzare molto la luminosità dello schermo e soprattutto tenere il processore sempre su di giri farà andare giù la batteria velocemente, perché come abbiamo visto questo portatile regge carichi importanti sempre al massimo dei giri. Basta sapersi dosare, e una trasferta di un giorno non è certo un problema.

E poi il suo caricabatterie GaN da 60 Watt è così piccolo e leggero che potrebbe rivaleggiare con quello di uno smartphone. Peccato non abbia direttamente la presa a muro, e che quella europea sia una schuko, ma non si può voler tutto a quanto pare.

Il Laptop 13 mi ha davvero stupito e convinto, anche al netto di tutto il discorso sull'aggiornabilità, sui rifiuti elettronici, sull'impatto ambientale ecc. È infatti raro trovare un portatile non solo con così pochi punti deboli, ma anche con un'esperienza d'uso così scorrevole e priva di frizioni.

Parte del merito va probabilmente anche a Windows 11, che qui è così pulito come nemmeno sui Surface lo potreste trovare. Non ci sono software di terze parti, di nessun tipo. Framework rilascia solo alcuni driver che non sono disponibili tramite Windows Update, ma non installa nessun applicativo, nemmeno gestionale. Il risultato è un notebook completamente privo di bloatware, con un sistema che mai come in questo caso è l'utente a poter cucire a misura delle sue esigenze.

E sia chiaro che il Laptop 13 è anche pienamente compatibile Linux, con Fedora e Ubuntu in particolare, e con una community molto attiva al riguardo.

Framework ha studiato tutto bene, bilanciando ottimamente ogni componente. L'unica cosa che mi è mancata è l'immediatezza dello sblocco col volto (e qui tastini di plastica lì accanto alla webcam li rivedrei), ma comunque il lettore di impronte digitali fa il suo dovere, ed è sempre circondato da un LED bianco che vi permette di localizzarlo a botta sicura.

Il display si solleva con un dito, ha cerniere piuttosto rigide, e soprattutto è davvero leggibilissimo in ogni situazione. E poi la tastiera è piacevole, il touchpad preciso, e la comodità di poter personalizzare le porte di I/O non è da sottovalutare. Troppo spesso mi avrebbe fatto comodo una porta su un fianco ma il produttore di turno aveva deciso di metterla sull'altro: qui decido io!

Anche l'audio mi è piaciuto: la potenza è elevata (nei limiti di un portatile) e le frequenze ci sono tutte. I bassi non sono incisivi, come del resto prevedibile, ma non sono assenti.

Trovare un'esperienza così appagante a 360° è davvero difficile, e Framework Laptop 13 conferma di essere prima di tutto un buon portatile, e poi (ma non certo meno importante) di essere unico nella sua "modularità".

Quest'ultima qualche scotto ve lo fa pagare, sia chiaro: le sue linee non sono le più moderne e filanti, e il suo peso non è contenuto al pari di altri 13 pollici, ma non siamo nemmeno davanti a un notebook brutto e pesante. Se non fosse per la stranezza delle sue porte, che si capisce subito sono diverse dal normale, nessuno direbbe al primo sguardo che lo potete aprire letteralmente in due con estrema facilità.

Un laptop ordinario, ma fuori dall'ordinario. In ogni senso.

Il prezzo di Framework Laptop 13 non è stracciato. Si parte da 979€ per la versione DIY e 1.199€ per quella pre-built; il modello che abbiamo provato costa 1.669€ nella versione pre-built, ma potete risparmiare qualcosa optando per la DIY e facendo a meno del sistema operativo (se già ne avete uno).

La DIY diventa tanto più conveniente quanto più avete degli elementi già vostri da usare, altrimenti la pre-built può anche essere la scelta migliore. L'unico modo per saperlo è andare sul sito di Framework e provare la combinazione più adatta a voi.

C'è da dire però che, rispetto a tutti i portatili pre-confezionati, qui state facendo un investimento per il futuro. Il giorno in cui avrete bisogno di cambiare qualcosa non dovrete spendere altri 1.600€, ma solo sostituire i componenti che vi interessano, con un risparmio che nel tempo diventa molto sensibile (al netto di tutta la tematica ambientale).

Non stiamo inoltre parlando di una mega-multinazionale, ma di un'azienda più piccola, e che realizza un form-factor unico, anche con le complicazioni del caso. Sia comunque chiaro che, per quanto ne sappiamo, Framework è un'azienda solida, con anni di storia alle spalle, non una startup appena arrivata.

Giudizio Finale

Framework Laptop 13

Il portatile perfetto non esiste, eppure Framework Laptop 13 ci va davvero vicino. Da una parte abbiamo infatti delle performance tra le più consistenti che possiate desiderare e un'esperienza priva di reali difetti a 360°; dall'altra avete un notebook in cui cambiare RAM, SSD, display, addirittura le porte di I/O, è relativamente facile, e con ben pochi sacrifici.

Framework rimarrà probabilmente una mosca bianca, perché per tutti gli altri vorrebbe quasi dire cambiare modello di business, ma mai "anomalia" è stata più gradita.

Sommario

Benchmark e Temperature 9

Voto finale

Framework Laptop 13

Pro

  • È tutto aggiornabile
  • Prestazioni granitiche
  • Display luminoso e sempre leggibile
  • Buona autonomia

Contro

  • L'aggiornabilità si paga
  • Alcune soluzioni un po' cheap
  • Non è il più sottile e leggero
  • Tasto F12 inutile

Nicola Ligas

Nicola Ligas Ciao, sono Nicola Ligas, e sono caporedattore di SmartWorld.it. Mi piace credere che il mio lavoro semplifichi la vita agli altri, in qualche modo. Se non mi trovate a scrivere qui, probabilmente sto pensando di farlo. Oppure sto giocando con mio figlio.

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