Mancano ormai pochi giorni alla presentazione della serie Galaxy S23 e, sebbene ormai si conoscano quasi tutti i dettagli sui nuovi top di gamma e li si sia persino visti sugli scaffali di alcuni rivenditori sparsi per il mondo, ci sono ancora delle informazioni che sfuggono.
A darci una mano a completare il quadro della situazione è il noto insider Roland Quandt, il quale è intervenuto su Twitter per confermare uno di quei pochi dettagli non ancora emersi, ovvero la luminosità dei display presenti su tutta la gamma Galaxy S23. Stando a quanto riferito da Quandt, lo smartphone a trarre maggior beneficio dal passaggio generazionale sarà proprio il Galaxy S23 base, il quale offrirà finalmente un pannello in grado di raggiungere gli stessi 1750 nit che troveremo anche su S23+ e S23 Ultra.
Questo significa che, a differenza di quanto accaduto lo scorso anno, tutti e tre i top di gamma avranno la medesima luminosità di picco, la quale però non aumenta rispetto alla scorsa generazione, visto che sia S22+ (recensione) che S22 Ultra (la recensione) offrivano già un pannello da 1750 nit, mentre S22 base si fermava a 1300 nit, come evidenziato anche dalla recensione.
Si tratta quindi di un dettaglio molto importante per tutti coloro che guardano con maggiore attenzione al nuovo top di gamma compatto, dal momento che quest'anno non sarà necessario rinunciare al pannello più luminoso anche scegliendo il modello alla base della serie. Le differenze con S23+ dovrebbero quindi limitarsi all'assenza del chip UWB e una velocità di ricarica più modesta, oltre a tutte quelle altre prettamente legate alla fisicità degli smartphone, quindi dimensioni del display e della batteria.
CHIP SNAPDRAGON POTENZIATO ANCHE NEL 2024
Prima di concludere vi segnaliamo anche un'altra notizia molto interessante emersa nelle scorse ore, riguardante i chip presenti sulla prossima generazione di smartphone Samsung Galaxy S che arriverà nel 2024. L'insider Yogesh Brar, infatti, afferma che la sigla Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 Mobile Platform for Galaxy emersa negli scorsi giorni non sarà presente una tantum sulla serie Galaxy S, bensì pare far parte di un progetto di collaborazione più ampio che si ripresenterà almeno nel 2024.
Più precisamente, Samsung dovrebbe adottare delle varianti premium dei SoC Qualcomm sino a quando non tornerà a proporre i suoi chip della famiglia Exynos, i quali - nella migliore delle ipotesi - potrebbero riaffacciarsi al mondo mobile solo a partire dal 2025. La soluzione di equipaggiare un chip Qualcomm, infatti, si è resa necessaria a causa del bisogno di far ripartire dalle basi tutto il progetto Exynos, al fine di proporre una gamma di SoC che sia in grado di essere competitiva sotto ogni aspetto.
La parentesi Qualcomm su scala globale rappresenta per l'appunto una semplice deviazione - o una pausa di riflessione - da un percorso che per forza di cose prevede che un'azienda come Samsung possa avere il controllo completo sui chip dei suoi dispositivi di punta, al fine di massimizzarne le potenzialità attraverso l'inclusione di elementi pensati in casa.
In attesa di poter scoprire cosa verrà fuori dal reboot della divisione che si occupa degli Exynos, Samsung pare aver siglato un accordo con Qualcomm che dovrebbe garantirle le migliori varianti dei chip Snapdragon per ogni singolo. Se poi queste siano in grado di esprimersi al massimo della loro potenza è tutto un altro discorso.
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