Di sensor shift sui Galaxy top di gamma, o di stabilizzazione ottica sul sensore per dirla all'italiana, si parla da parecchio. Nell'aprile del 2021 un rumor secondo cui Samsung era al lavoro da tempo su una stabilizzazione ottica più efficace, sul sensore invece che sull'ottica, e si pensava che sarebbe arrivata sugli S22. Sappiamo la storia com'è andata, non se n'è fatto nulla. Galaxy S22 Ultra ha la stabilizzazione ottica "classica", ma su Galaxy S23 potrebbe andare diversamente. Non che ci siano indicazioni precise, intendiamoci.
Samsung ha ottenuto un brevetto dal WIPO, l'ente che li gestisce a livello mondiale. Si tratta di un sensor shift* sul teleobiettivo a periscopio, e poiché si dice che l'azienda lavori da tempo alla sua implementazione la concessione del brevetto potrebbe essere il segnale che finalmente è arrivato il momento di passare dalla teoria alla pratica. Galaxy S23 Ultra sembra il candidato ideale per dare una stoccata alla concorrenza: sensore principale da 200 megapixel da un lato, teleobiettivo 10x con sensor shift dall'altro. Due prime volte, che fanno contenti gli utenti e pure il marketing.
*definizione che si attribuisce a una stabilizzazione ottica che muove il sensore piuttosto che l'obiettivo per compensare i micro movimenti. I vantaggi? Una stabilizzazione ottica più efficace, quindi fotografie e video migliori in condizioni di luce scarsa.
Il punto è che i brevetti rappresentano un bagaglio tecnologico che l'azienda registra per proteggerli anzitutto dai concorrenti, quindi non è ovvio che vengano utilizzati. Però prima o poi Samsung dovrà allinearsi alla concorrenza che risponde al nome di Apple, che il sensor shift lo ha introdotto nel 2020 con iPhone 12 Pro Max per mantenerlo nelle generazioni successive. C'è un gap da recuperare, insomma, con il rivale storico, e abbiamo pochi dubbi sul fatto che Samsung voglia recuperarlo prima possibile.
Tutti elementi che giocano a favore di un debutto del sensor shift su Galaxy S23 Ultra, uno strumento con cui Samsung a quel punto potrebbe sferrare un duro colpo ad Apple: per la fotocamera da 200 megapixel e per un sensor shift sul teleobiettivo invece che sul sensore principale come a Cupertino, una scelta - quella di Samsung - che in linea teorica è anche più sensata, dal momento che un qualsiasi teleobiettivo con i suoi zoom e con un'ottica più "chiusa" è più sensibile del principale a vibrazioni o semplici movimenti della mano.
La differenza, specie sullo zoom 10x che c'è su Galaxy S22 Ultra e che ci sarà anche su S23 Ultra, potrebbe essere enorme.