Recentemente, in occasione dell’ultimo Pixel Drop, Google ha rilasciato una nuova app per i suoi dispositivi Android, ovvero il terminale Linux. Non ha però spiegato bene quale fosse l’obiettivo in una mossa che sicuramente apprezzeranno gli utenti più smanettoni e smaliziati ma potrebbe risultare criptica per tutti gli altri; così, per evitare il diffondersi di speculazioni e teorie fuorvianti, ci ha pensato nelle scorse ore un dipendente della società a fare chiarezza.
In soldoni, Google vuole incrementare il numero di applicazioni Linux disponibili per Android, e con il terminale fornisce a sviluppatori e appassionati uno strumento in più. Il terminale permette di lanciare un’istanza di Debian, la famosa distro che tra l’altro si è recentemente aggiornata alla versione 12.10, in una macchina virtuale, da cui è a sua volta possibile eseguire tutti gli applicativi Linux che si desiderano e che non sono disponibili in forma nativa per Android.
La versione integrata di Debian non propone un ambiente grafico completo: rimane solo in forma testuale. Questa scelta è stata presa di proposito da Google: sebbene nulla vieti all’utente di installare il desktop che più preferisce, come Gnome o KDE (qualcuno ci è già riuscito), Google preferisce rimanere concentrata sulla modalità desktop nativa di Android; fornire un’alternativa anche nell’ambiente Linux potrebbe creare confusione all’utente.
Il terminale Linux di Android è in rapido sviluppo e quindi lo scenario evolve continuamente in modo significativo. Google ha recentemente introdotto il supporto alle schede multiple, e presto potrebbe arrivare l’accelerazione grafica hardware tramite la GPU. Non si esclude nemmeno la possibilità che in futuro sarà possibile lanciare le applicazioni Linux in un modo un pochino più rapido e intuitivo rispetto al passaggio attraverso il terminale, ma a quello si penserà poi più avanti. In ogni caso, includiamo la traduzione del commento completo del o della dipendente:
Di solito non condividiamo i nostri piani per in futuro, ma ho visto circolare alcune teorie che ritengo debbano essere corrette prima che le aspettative diventino incontrollabili.
Lo scopo principale di questa funzionalità del terminale Linux è di portare più app (app/strumenti/giochi Linux) su Android, ma NON di aggiungere un altro ambiente desktop. Android, come ipotizzato dal pubblico, avrà un sistema di finestre di classe desktop migliore. Pensiamo che in generale sarebbe sbagliato presentare più window manager su un singolo dispositivo. Idealmente, quando si è in modalità desktop, le app Linux dovrebbero essere renderizzate in finestre proprio come le app Android native.
Questo comunque non significa che proibiamo l'installazione di qualsiasi ambiente desktop Linux (xfce, gnome, ecc.) nella macchina virtuale. Voglio solo dire che non saranno preinstallati per default come alcuni teorizzano. Tuttavia, poiché Android è un progetto open source, non sarei sorpreso se ci fosse un produttore di dispositivi che distribuisse un tale sistema di gestione desktop Linux di default.
E l'accelerazione GPU è qualcosa che stiamo preparando per la prossima versione. Restate sintonizzati! :)”