Lo scorso ottobre Google ha confermato l'abbandono delle sue ambizioni bancarie andando a porre una pietra sul progetto Plex, che avrebbe trasformato Google Pay in una vera e propria alternativa agli istituti di credito tradizionali. Inizialmente lo scopo non era proprio quello di sostituire le banche, bensì di affiancarsi e proporre conti corrente e di risparmio che avrebbero utilizzato l'infrastruttura sottostante dei principali partner bancari. Ovviamente ci si aspettava che in futuro Google non si sarebbe limitata a ciò, ma in ogni caso il progetto Plex non esiste più quindi la questione neanche si pone.
L'abbandono di Plex però non significa che Google abbia rinunciato alla volontà di far evolvere Pay, o almeno questo è quello che emerge da un report di Bloomberg che ci mostra quale sarà il futuro del servizio di pagamento di Mountain View. Stando a quanto emerso, il nuovo focus di Google non è più il settore bancario, bensì rendere Google Pay un vero e proprio wallet universale, in grado di rappresentare il "tessuto connettivo per l'intero settore finanziario".
SPAZIO ANCHE PER LE CRIPTOVALUTE?
Nel discorso rientra anche il tema delle criptovalute, che non vengono ancora portate al centro della strategia di Google - o almeno non ufficialmente - ma sembra che giocheranno comunque un ruolo fondamentale in futuro, anche grazie all'avvicinamento a importanti realtà del settore come Coinbase - la cui carta è accettata in Google Pay, assieme a quella di Binance - e BitPay.
Google ha infatti confermato che sta prestando particolare attenzione al mondo delle cripto, anche se non ha ancora fatto la sua mossa. Possibile quindi che Pay possa in futuro integrare anche un wallet dedicato agli asset digitali, o che addirittura questi possano essere utilizzati per effettuare transazioni tramite Google Pay? Al momento è ancora presto per dirlo, ma le intenzioni sembrano esserci tutte.