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Pare che Google stia lavorando alla possibilità di scaricare più app in contemporanea dal Play Store. Se ne sono accorti i colleghi di TheSpAndroid, smanettando un po' con la versione 40.0.13 dell'app su un dispositivo con privilegi di accesso root sbloccati. Non è la prima volta che emergono indicazioni a riguardo: le prime tracce risalgono addirittura a 5 anni fa, quindi è difficile capire se questa sia la volta buona o se si risolverà tutto con un buco nell'acqua.
C'è da dire che questa volta l'infrastruttura software sottostante sembra ormai piuttosto matura e ben ragionata. Per default, spiega la fonte, il Play Store è impostato per scaricare un massimo di due app in contemporanea, ma il limite può essere alzato fino a 5 modificando delle flag nascoste (con ogni probabilità una volta che la funzione sarà ufficiale ci saranno opzioni più comodamente accessibili, o addirittura si può ipotizzare un aggiustamento automatico in base alla banda disponibile, per esempio). È interessante osservare che la funzione è pensata solo nel caso di download di app non presenti sul dispositivo, e non si applica in caso di aggiornamenti.
Chi possiede un iPhone saprà che questa capacità è disponibile su iOS già da molto tempo; non è chiaro perché Google finora non sia mai riuscita a concretizzare. Si potrebbe argomentare che non è necessariamente una novità sconvolgente - in ultimo la banda è quella che è, ma in genere cinque download contemporanei, anche se più lenti, riescono a essere più veloci di una sequenza di altrettanti download eseguiti ad alta velocità l'uno dopo l'altro, anche solo per una questione di ottimizzazione delle risorse di sistema nella fase di installazione.
È una coincidenza piuttosto interessante che proprio in questi giorni siano emersi indizi sull'arrivo su Android di un'altra funzionalità "storica" di iPhone, ovvero l'integrazione del registro chiamate di WhatsApp in quello generale del sistema operativo. In questo caso, però, la "colpa" non è di Google - l'infrastruttura software è disponibile fin dai tempi di Android 9, nientemeno, ma gli sviluppatori dell'instant messenger finora non hanno mai voluto approfittarne.