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Google Maps sta introducendo una modifica che le Local Guides non potranno non apprezzare, soprattutto se impegnate nelle recensioni di cibi arricchite da fotografie. A quanto pare il servizio ha iniziato a rinominare in modo coerente le foto delle pietanze generate dagli utenti, associandole agli articoli effettivi presenti nei menu. Si parla quindi di ristoranti, pizzerie, o anche altri luoghi come bar e caffetterie, stando alle prime testimonianze che arrivano da oltreoceano.
Scorrendo le immagini pubblicate da 9to5google, scopriamo che alcune di esse iniziano a essere accompagnate da una scheda inedita posizionata in basso, con il nome del piatto e la sua descrizione nel menu. Tra i dati offerti, in molti casi è presente il prezzo, la tipologia di cibo, ad esempio se è vegetariano, oltre a ingredienti e altre informazioni.
Non tutte le schede sono uguali e dettagliate, e sembra che al momento Google sia in grado di analizzare i dati aggregati, ma non di verificare ogni attributo. Ecco alcuni esempi a seguire.
Come visibile dagli screen poco sopra, è anche possibile utilizzare due pulsanti molto comodi e utili. Il primo si chiama "Suggerisci una modifica" e come suggerisce chiaramente, consente di suggerire la correzione nel caso in cui il piatto abbia un nome errato, non esista più o altre casistiche simili. Il secondo "Vedi il menu" consente di accedere alla scheda dedicata per visualizzare l'elenco dei piatti disponibili.
Google Maps sembra utilizzare sia le didascalie fornite dagli utenti sia il riconoscimento degli oggetti per etichettare i piatti. Al momento l'operazione di modifica sembra essere agli inizi, ma fateci sapere nei commenti se vi siete già imbattuti in qualcosa di simile durante le vostre ricerche. Si tratta sicuramente di una caratteristica molto interessante che speriamo trovi presto introduzione su larga scala.
A proposito di novità relative a Google Maps, lo sapevate che di recente è stata introdotta una funzionalità che in Waze è da sempre molto apprezzata? Parliamo della capacità di migliorare la navigazione nelle gallerie, dove notoriamente il segnale GPS sparisce del tutto. Purtroppo la funzione si affida a dei radiofari, che al momento sono disponibili solamente in alcune grandi città e aree in giro per il mondo.