Google Messaggi, RCS e crittografia attivi di default per tutti

1 year ago 329

Le conversazioni RCS di Google Messaggi adesso sono più sicure. A Mountain View hanno annunciato che la crittografia end to end e la messaggistica avanzata RCS sono entrambe abilitate per impostazione predefinita. La crittografia arriva sia sulle conversazioni private che sulle chat di gruppo, e il sistema di messaggistica utilizzato da Google si allinea così a quello di Apple, iMessage, che già da parecchio tempo protegge gli scambi attraverso la crittografia end to end.

Da ora in poi - si legge nella nota di Google - tutte le conversazioni RCS di Google Messaggi, incluse le chat di gruppo, utilizzano la crittografia end to end per mantenerle private tra te e le persone con cui messaggi. Per estendere a un numero maggiore di persone i benefici di questa misura di sicurezza ulteriore, la messaggistica RCS adesso è abilitata per impostazione predefinita sia ai nuovi che agli utenti esistenti, a meno che in precedenza non avessero disabilitato RCS dalle impostazioni.

RCS è l'acronimo di Rich Communication Services, protocollo che permette di inviare messaggi di testo, file e foto ad alta risoluzione passando per la connessione a internet, quindi via 4G/5G o Wi-Fi. Lo si può vedere come un WhatsApp o un Telegram disponibile "di serie" su Android. Ancor più azzeccato l'accostamento di RCS a iMessage di Apple, con cui tuttavia non c'è dialogo malgrado facciano sostanzialmente la stessa cosa.

In più occasioni Google ha tentato di convincere Apple ad adottare il protocollo open source RCS invece del proprietario iMessage, che "discrimina" gli utenti in base allo smartphone che possiedono: se è un iPhone allora si può sfruttare la messaggistica avanzata e la conversazione si tinge di blu, diversamente Messaggi di Apple invia i messaggi tramite SMS e la conversazione è a tinte verdi, oppure bisogna ripiegare su WhatsApp, Telegram e compagnia.

La Mela non ha la minima intenzione di andare incontro a Google e agli utenti Android, rinunciando a quello che soprattutto negli States è per alcuni un motivo per preferire un iPhone a un qualsiasi altro smartphone. Tim Cook, un anno fa, è stato abbastanza chiaro...

Credits immagine in apertura: Pexels.


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