Documenti trapelati da Android Authority sembrano confermare che Google sia consapevole delle problematiche di surriscaldamento che hanno afflitto i Tensor utilizzati sui dispositivi Pixel. Questi chip, pur portando funzioni AI avanzate, hanno ricevuto molte critiche legate soprattutto al calore generato e alla durata della batteria.
Secondo i documenti, ben il 28% delle lamentele degli utenti riguarda il surriscaldamento, uno dei principali motivi di reso.
COME GOOGLE STA AFFRONTANDO IL PROBLEMA
Per contrastare il problema, il prossimo chip Tensor G6 (nome in codice “Malibu”) introdurrà una tecnologia denominata “Cinematic Rendering Engine”, progettata per ridurre il consumo energetico durante la registrazione video con effetto sfocatura, abbattendo il calore prodotto di circa il 40%: a quanto pare è una funzione molto utilizzata dall'utenza, e questa modifica, secondo le previsioni, dovrebbe migliorare notevolmente l’esperienza d'uso per tutte le attività più intense.
Anche l’autonomia della batteria è un punto critico: meno dell’86% degli utenti dei Pixel 6 e 7 raggiunge attualmente una giornata intera di utilizzo con una sola carica. Google non ha ancora svelato i dettagli sui miglioramenti di batteria per i futuri Pixel, ma i documenti indicano che l’azienda è determinata a prolungarne la durata.
Poco tempo fa sono trapelate le presunte specifiche tecniche dei prossimi due SoC di Google, il Tensor G5, la cui uscita è prevista sui Pixel 10 del 2025, e il Tensor G6, che dovremmo vedere con i Pixel 11 del 2026.
Google si sta preparando ad introdurre importanti cambiamenti con i suoi prossimi chip, che saranno realizzati per la prima volta senza l'aiuto di Samsung e prodotti invece da TSMC, utilizzando processi di produzione avanzati a 3 nm.
Voi state riscontrando problemi di surriscaldamento sui vostri dispositivi Pixel?