Google possibilista sull'apertura del controller Stadia, ma soluzioni esistono già

2 years ago 178

Google ha deciso di chiudere i battenti di Stadia da gennaio, è storia nota. E se la situazione sui rimborsi è chiara, lo è decisamente meno il futuro del controller a causa di limitazioni anche queste abbastanza note: può essere utilizzato con PC, Mac e smartphone via cavo, il Bluetooth invece è chiuso alla piattaforma Stadia che però è destinata alla chiusura.

Chi ha acquistato un controller Stadia e magari ci si trova anche bene, da gennaio in poi dovrà rassegnarsi a utilizzarlo esclusivamente connettendolo via cavo? Una limitazione rilevante, e non è detto che tutti se la facciano andar bene fino a che il controller rimarrà funzionante. Il rischio concreto è che migliaia di pad funzionanti finiscano tra i rifiuti a causa di un blocco software che ne impedisce l'associazione in Bluetooth con fonti diverse da Stadia.

Google sembra aver preso coscienza del problema e compreso che le proteste degli utenti su Reddit hanno ragione di esistere, e sta valutando un aggiornamento firmware che consenta al controller di essere pienamente funzionante anche dopo la chiusura di Stadia. Ma i tempi potrebbero essere lunghi: come ha scritto il delegato di Google, comunque l'eventuale aggiornamento lo renderebbe fruibile a 360 gradi dopo la chiusura di Stadia. Tuttavia esistono già delle soluzioni per ovviare al limite della connettività in wireless, malgrado non spicchino per immediatezza.

I RIMEDI 'FAI DA TE' DELLA RETE

Una proposta è di utilizzare un dispositivo Android come "ponte" tra il controller e ad esempio un PC attraverso l'app Wiredless Pro che lo sviluppatore ha mostrato in azione in video nel suo canale YouTube: l'Android riceve via cavo il segnale dal controller e lo riflette in modalità wireless al PC. Non è l'ideale perché alcuni pulsanti non sembrano funzionare e perché comunque si rimane schiavi dei cavi, quello che collega il controller al dispositivo Android.

Una soluzione più efficace ma meno immediata da mettere in pratica, specie per chi non ha particolare dimestichezza con le soluzioni "fai da te", passa dall'installazione di Python 3 sul PC e dal software realizzato ad hoc dall'ingegnere Parth Shah disponibile su GitHub: qui la guida. Anche in questo caso come nel precedente non ci si libera dei cavi perché il controller va comunque collegato a un dispositivo Android, ma pare almeno che i tasti funzionino tutti.


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