Google sceglie l'India per produrre i Pixel: nuove sfide e diversificazione del rischio

9 months ago 104

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Google ha intenzione di aumentare la produzione di Pixel, e per farlo ha scelto l'India. Non è la prima volta che accade un fatto del genere: Pixel 8, ad esempio, è stato il primo smartphone dell'azienda californiana ad essere stato realizzato nel subcontinente asiatico. Così hanno fatto (e stanno facendo) anche altri player, come Apple, Samsung, XIaomi, e Oppo.

Le motivazioni dietro questa decisione sono diverse: innanzitutto c'è necessità di tenere il passo alla domanda e, come si è visto in più occasioni, la serie Pixel sta riscontrando un discreto successo (in USA soprattutto, ma non solo). L'India stessa è un mercato fondamentale, in cui la richiesta dello smartphone è in fortissima espansione (mentre il resto del mercato, Cina inclusa, è tuttora in difficoltà). E poi c'è la questione "diversificazione del rischio", con la volontà di dipendere sempre meno dalla Cina e dalla sua catena produttiva.

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La produzione in India dei Pixel partirà categoricamente entro il prossimo trimestre, riporta Nikkei, perché l'intenzione è quella di battere i record degli ultimi due anni in cui sono stati raggiunti e superati i 10 milioni di smartphone spediti. Si partirà da Pixel 8 Pro, con le prime unità pronte a lasciare la fabbrica (nel sud) nel secondo trimestre, poi toccherà a Pixel 8, che a differenza del modello top gamma sarà realizzato nel nord del Paese a partire dalla metà dell'anno.

Google sta mettendo in atto quella che viene definita una strategia Cina+2, ovvero diversificare il rischio affidandosi non ad uno, ma (almeno) a due Paesi alternativi: parte della produzione della società di Mountain View viene infatti già svolta in Vietnam. "Diversificare dalla Cina verso un altro luogo non è sufficiente, ma i fornitori dovrebbero avere più opzioni non cinesi per una migliore resilienza della catena di approvvigionamento", spiega una fonte citata da Nikkei.

A spingere Google verso l'India sono stati anche gli incentivi agli investimenti stabiliti dal governo centrale per favorire l'ingresso delle big tech nel Paese:

Riteniamo che l'azienda tenga conto anche degli incentivi agli investimenti del Paese, delle politiche tariffarie sulle importazioni, così come il suo enorme mercato interno - Eddie Han di Isaiah Research

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(aggiornamento del 22 febbraio 2024, ore 08:55)


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