Google sta rendendo più semplice la rimozione e l'aggiornamento dei risultati di ricerca contenenti informazioni personali. Lo strumento "Results about you", ideato per individuare dati sensibili come indirizzi e numeri di telefono che compaiono nei risultati di ricerca, è stato aggiornato per facilitare l'iscrizione degli utenti e consentire richieste di rimozione direttamente dalla pagina di ricerca. La cattiva notizia è che, al momento, non funziona ancora in Italia.
Lo strumento permette alle persone di monitorare in modo proattivo quali informazioni sensibili appaiono nei risultati di ricerca, potenzialmente accessibili a chiunque. Come raccontato da The Verge, la registrazione avviene fornendo a Google nome, indirizzi, numeri di telefono e indirizzi email che si desidera vengano monitorati. L'azienda assicura che i dati di contatto "non vengono condivisi né utilizzati per personalizzare l'esperienza su altri prodotti Google". Gli utenti riceveranno notifiche quando i loro dati vengono rilevati, potendo così richiederne la rimozione.
In precedenza, lo strumento era nascosto a meno che non si utilizzasse l'app Google. Su web mobile e desktop si trovava profondamente sepolto nelle impostazioni della Cronologia degli account Google.
Facendo clic sul menu a tre punti accanto ai risultati nella Ricerca Google, presto anche da noi apparirà un'opzione "rimuovi questo risultato" su cui gli utenti potranno cliccare per richiedere più rapidamente la rimozione e comprendere quale tipo di informazione è idonea alla cancellazione. Una volta aperto si potrà scegliere tra tre opzioni di richiesta: informazioni personali, che includono i contenuti di doxxing descritti nella pagina di supporto di Google; rimozioni legali per segnalare contenuti illegali come violazioni del copyright e abusi su minori; e richieste di aggiornamento dei risultati di ricerca obsoleti.
Quest'ultima è una funzionalità molto utile in situazioni in cui gli utenti hanno aggiornato, corretto o rimosso le loro informazioni da un sito web, ma i risultati di ricerca non hanno ancora rispecchiato tali modifiche. Una volta selezionata questa opzione, Google verrà sollecitato a ricercare il sito web collegato al risultato di ricerca e ad aggiornare le sue informazioni.
Come specificato inizialmente, il nostro paese non è tra i primi a poterne godere. Attualmente è disponibile solo per gli utenti di Stati Uniti, Regno Unito, Irlanda, Australia, Canada, Sudafrica, Brasile, Messico, Spagna, Francia, Svezia, Thailandia, India e Indonesia, ma verrà esteso ad altri paesi in futuro.