Google spiega come si è adeguata al DMA

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Google spiega come si adeguata al DMA

06 Marzo 2024 0

Il 6 settembre del 2023 la Commissione europea ha designato formalmente i primi Gatekeeper, le sei grandi aziende che avrebbero dovuto adeguarsi alle prescrizioni del Digital Markets Act, il DMA. I sei mesi di tempo concessi per l'adeguamento sono scaduti dunque oggi, e se ieri Apple ha avviato la distribuzione dei firmware per iPhone e iPad che segnano un'apertura storica per l'azienda di Cupertino, oggi Google ha voluto spiegare come si è allineata agli obblighi della nuova normativa europea.

Molte delle nuove regole - scrivono da Mountain View - prevedono compromessi difficili che avranno un impatto sulle persone e sulle aziende che utilizzano i nostri prodotti. Ad esempio, le modifiche ai nostri risultati di ricerca potrebbero inviare più traffico a grandi intermediari e aggregatori e meno traffico a fornitori diretti come hotel, compagnie aeree, commercianti e ristoranti. Alcune delle funzionalità che abbiamo sviluppato per le persone per aiutarle a svolgere le proprie attività online in modo rapido e sicuro, come per esempio fornire suggerimenti tra diversi prodotti, non funzioneranno più allo stesso modo. Nell’implementare le nostre misure di conformità abbiamo cercato di bilanciare varie questioni importanti e di coinvolgere gli stakeholder rilevanti in relazione a questi compromessi.

NOVIT PER PERSONE, AZIENDE E SVILUPPATORI

  • Modifiche ai risultati di ricerca
    • sono state implementate oltre 20 modifiche di prodotto, inclusa l'introduzione di unità di aggregatori e chip di perfezionamento per far sì che strumenti utili per le persone come i comparatori siano più semplici da trovare
    • sono state rimosse alcune funzionalità dalla pagina dei risultati di ricerca che aiutano i consumatori a trovare attività commerciali
  • Schermate di scelta
    • su smartphone e tablet Android è prevista una nuova schermata di scelta del browser in fase di configurazione iniziale, e la possibilità di scegliere quale motore di ricerca utilizzare

    • su piattaforme non Android, il browser Google Chrome chiederà quale motore di ricerca si preferisce


  • Consensi aggiuntivi per il collegamento dei servizi Google

    • per ottemperare al DMA, Google dà ora la possibilità agli europei di intervenire sui dati che vengono condivisi tra alcuni prodotti e servizi dell'ecosistema per scopi diversi, tra cui la personalizzazione dei contenuti e degli annunci

    • si potrebbero vedere nuovi avvisi che chiedono se si accetta di collegare o meno tra loro i propri servizi Google

    • Google sta apportando numerosi aggiornamenti a prodotti e strumenti pubblicitari per aiutare gli inserzionisti a comunicare il consenso per i dati che raccolgono.

Nella sezione della nota dedicata agli sviluppatori Google sottolinea che Android consente già ai consumatori di scaricare app da market diversi dal Play Store e agli stessi sviluppatori di creare app store alternativi. Inoltre in passato, ormai si va verso i due anni, c'è già stata un'apertura sul versante delle fatturazioni alternative per gli acquisti in app.

Per quanto riguarda le offerte invece, "sebbene Google Play consenta già agli sviluppatori di comunicare liberamente con i clienti all'esterno della propria app in merito a offerte o opzioni a basso costo disponibili su un app store rivale o sul sito web dello sviluppatore", a partire dalle prossime ore Google lancerà un programma che consentirà agli sviluppatori di app distribuite su Google Play di condurre direttamente al di fuori delle app gli europei, anche per promuovere le offerte.

Il nostro approccio per la conformità alla normativa - scrive Google - si è svolto con trasparenza e apportando modifiche significative ai prodotti, anche laddove temiamo che alcune norme possano ridurre le scelte a disposizione delle persone e delle imprese in Europa. Riteniamo che un’interpretazione e un’applicazione coerenti di queste nuove regole da parte di tutte le società designate saranno fondamentali per garantire condizioni di parità per le imprese e i consumatori europei in futuro.
Superata la scadenza di marzo (l'entrata in vigore del DMA, ndr), continueremo a collaborare con la Commissione europea e con il settore per garantire di continuare a offrire prodotti e servizi utili, sicuri e conformi alle persone e alle imprese in Europa.


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