Nelle scorse ore sono emerse alcune informazioni interessanti relative al chip Google Tensor G3, che dovremmo trovare a bordo degli smartphone Pixel 8 quest’autunno. Le specifiche dovrebbero essere le seguenti:
- CPU a 9 core:
- 1 core Arm Cortex-X3 @ 3,3 GHz
- 4 core Arm Cortex-A715 @ 2,6 GHz
- 4 core Arm Cortex-A510 @ 2,2 o 2,3 GHz
- GPU: ARM Mali-G715 a 8 core
- Processo produttivo: 4 nm Samsung LPP
Intanto è interessante osservare che la CPU sarà a 9 core, in luogo dei ben più tradizionali 8, in più si osserva un sostanziale adeguamento da parte di Google ai rilasci dei progetti di Arm, laddove nel passato abbiamo visto configurazioni più stravaganti (per esempio l’impiego di due core “X” a massima potenza e core intermedi molto più datati).
Si vocifera (ed è peraltro molto probabile, vista la solida e ampia partnership tra i due colossi) che Tensor G3 sarà basato sull’Exynos 2300, chip che Samsung avrebbe sviluppato senza rilasciarlo. La differenza principale dovrebbe essere nella GPU: il colosso di Mountain View adotta infatti il chip progettato direttamente da Arm, mentre Samsung porta avanti la propria partnership con AMD implementando una GPU RDNA. In ogni caso, si prevede che il chip sarà più potente di Snapdragon 8 Gen 2 - anche se, naturalmente, a quel punto mancheranno giusto tre o quattro mesi all'uscita dei primi smartphone basati sul suo successore.
A quanto pare Google, per contenere i costi, continuerà a usare il nodo a 4 nm Samsung LPP, che sarebbe inferiore al diretto concorrente di TSMC (usato per esempio per produrre lo Snapdragon 8 Gen 2), al posto del più rifinito LPP+. Quest’ultimo dovrebbe essere usato per l’Exynos 2400, che sta diventando sempre più concreto: nelle scorse ore, infatti, il suo lancio è stato implicato da un dirigente di Samsung.
Il dirigente in questione è Hyeokman Kwon, vicepresidente della divisione Device Solutions presso System LSI, il ramo di Samsung che si occupa della produzione di semiconduttori. Nell’ultimo comunicato relativo ai recenti rapporti trimestrali, la divisione ha detto che “tenterà di rientrare nel segmento top di gamma per rafforzare la competitività del business dei SoC mobile”; nella conferenza susseguente il rilascio del comunicato, un investitore ha chiesto espressamente se i Galaxy S24 saranno lanciati con chip Exynos, e Kwon ha risposto che la divisione MX (Mobile Experience) è il principale cliente di System LSI, che sta cercando di sviluppare una linea di prodotti che possa essere applicata a tutti i segmenti della serie Galaxy”.
Sono dichiarazioni piuttosto vaghe, bisogna ammettere, ma sembrano puntare decisamente verso il “sì”. Per contesto, ricordiamo che la teoria (naturalmente non confermata) più in voga al momento è che Samsung renderà disponibile l'Exynos 2400 almeno in alcuni mercati e per la variante base di S24, per dimostrare di aver colmato il gap prestazionale ed energetico/termico con la principale concorrente Qualcomm.