Se state cercando Google Pay sullo smartphone, e non lo trovate più, non preoccupatevi: esiste ancora, ma ha appena cambiato nome. Il cambiamento era nell'aria da un po', ma è ad aprile che i contorni delle scelte di Mountain View hanno cominciato a farsi più netti, col restyling del logo di Google Pay che somigliava da vicino ad un portafoglio stilizzato e personalizzato la classica palette cromatica di big G. Col tempo le ragioni di questo cambio in superficie sono diventate chiare, e oggi arriva a compimento il processo che porta Google Pay (e GPay) a trasformarsi in Google Wallet.
Anche in Italia, quindi, sarà sufficiente aggiornare (se già il processo non è avvenuto automaticamente) l'app di Google Pay per vederla cambiare nome: così avverrà in tutta Europa, in Canada, in Australia, in Nuova Zelanda e in parte dell'America Latina, mentre negli USA GPay e Wallet resteranno due app distinte.
COME PRIMA, PI DI PRIMA
Nel portafoglio di Google, oltre alle carte di credito e debito per i pagamenti contactless tramite NFC (che non sarà necessario aggiungere una seconda volta se già inserite in Google Pay), e alla permanenza dell'opzione per i trasferimenti di piccole somme di denaro in modalità peer-to-peer, possono entrare anche le chiavi digitali per l'automobile, le carte fedeltà, i pass e i biglietti, con l'opzione di poterli includere automaticamente a partire da Gmail attivando l'apposita feature in "Funzionalità intelligenti e personalizzazione in altri prodotti Google".
Il tutto è condito da una nuova interfaccia grafica, più vicina all'interpretazione che Google ha dato al resto della sua suite a partire dall'introduzione di Android 12 e dello stile Material You. Qui sotto trovate un breve video condiviso dal colosso di Mountain View che riassume le caratteristiche principali di Google Wallet.