Gwent: Rogue Mage è arrivato come un fulmine a ciel sereno, presentandosi come un’esperienza single player di Gwent e, quindi, dedicata principalmente a coloro alla ricerca di qualcosa di diverso dal tipico PvP che ormai è diventato discretamente famoso. Questo, chiaramente, vuol dire trovarsi davanti a bilanciamenti diversi, meccaniche modificate e in generale a un’esperienza di gioco per certi versi unica.
Come si può intuire anche dal nome, poi, Gwent: Rogue Mage prende a piene mani dalle meccaniche roguelite di titoli come Slay the Spyre, dove le meccaniche da deckbuilding sono inserite in una più vasta formula di gioco, in cui esplorare dungeon e sopravvivere in diverse partite dalla durata non troppo estesa.