Monete e banconote che hanno fatto parte dell’antico compendio di lire italiane sono ancora effettivamente molto riconoscibili ma in molti casi anche fisicamente presenti al giorno d’oggi, pur essendo la lira ufficialmente divenuta fuori corso oramai oltre 20 anni fa. Le vecchie lire hanno avuto un grande impatto culturale anche per la presenza quasi sempre a dir poco costante nel corso della storia umana come queelle con Marco Polo.
Emissione cartacea ancora immediatamente riconoscibile da parte di chi non è più troppo giovane ma anche per i collezionisti che ricorderanno e riconosceranno immediatamente la figura barbuta presente su questa banconota.
Ma quanto valgono le vecchie lire con Marco Polo?
Le vecchie lire con Marco Polo: ecco quanto possono valere, assurdo!
Uno degli italiani più famosi in senso ampio del Termine, Marco Polo è anche considerato uno dei principali protagonisti della storia italiana antica, essendo stato un mercante ma anche un politico veneziano vissuto durante il Medioevo, uno dei primi occidentali a vivere ma anche a testimoniare tutte le particolarità dell’estremo Oriente, come narrato nel libro Il Milione, che per l’appunto è stato uno dei primi racconti di natura generica sulla vita della Cina durante il periodo Yuan, ossia durante la dominazione mongola di alcuni decenni addietro.
La 1000 lire Marco Polo, per l’appunto la banconota in questione, è stata la penultima in ordine di tempo, quindi antecedente alla famosa emissione con Maria Montessori.
Stampata in ottime quantità dal 1982 al 1988, è stata dichiarata fuori corso nel 1995, la banconota è di piccole dimensioni, in quanto misura 113 mm x 60 mm. Sulla parte frontale è ben evidente il volto di Maco Polo dipinto in un ritratto oggi osservabile a Roma, presso la Galleria Doria Pamphilj, sul medesimo lato sono anche presenti dettagli come Leone di San Marco e le Repubbliche Marinare. L’altro lato è invece contraddistinto dal Palazzo Ducale di Venezia, essendo il navigatore di origini veneziane.
Quanto vale? Dipende dalla rarità della serie, quindi anche dal numero di serie: tutte le tradizionali hanno una prima lettera che definisce la serie, ed i pezzi possono valere da circa 10 euro fino a 60 euro a seconda delle condizioni.
Tutte le banconote sostitutive, ossia quelle che presentano una “X” all’inizio del seriale sono più rare e possono valere da 50 (buono stato) fino a 160 euro (Stato eccellente).
Le sostitutive si chiamano così a causa della loro tiratura ridotta, concepita per l’appunto per “sostituire” gli esemplari tradizionali oramai rovinati dall’usura e dal tempo.