L’euro ha avuto un potere politico ma anche sociale che è difficilmente paragonabile con altri eventi, del resto l’adozione di una valuta monetaria in grado di conferire grandi cambiamenti e conferire una forma di unicità presso varie nazioni non poteva essere meno incidente, col senno di poi. Quasi tutte le nazioni dell’Unione Europea oggi fanno ricorso all’euro ed anche l’Irlanda, intesa come l’Eire, da molti anni parte integrante del tessuto comunitario fa ricorso alla valuta unica. Naturalmente la Repubblica d’Irlanda (da non confondere con l’Irlanda del Nord, che invece è parte del Regno Unito, ed utilizza la Sterlina) fa ricorso alle proprie raffigurazioni come quelle sui due euro, gli esemplari irlandesi sono unici e possono essere importanti anche dal punto di vista collezionistico.
Quali sono i pezzi più rari?
Come riconoscere quelli davvero interessanti?
Due euro dell’Irlanda: quali sono gli esemplari più rari?
Dal 2002 come molte altre nazioni fondatrici dell’UE l’Irlanda fa utilizzo dell’euro che può essere considerato anche un buon “boost” per l’economia del paese britannico, dopo diverse decadi di stallo economico.
Dal punto di vista estetico le monete irlandesi presentano tutte la tradizionale Arpa Celtica, con tanto di dicitura EIRE e anno di coniatura, presente anche sulle monete da due euro.
Queste sono particolarmente interessanti e la particolarità è che sono molto più rare nelle edizioni recenti: un esemplare di due euro irlandesi con l’arpa celtica del 2019, 2020 e 2021 possono valere da 15 fino a 45 euro se in stato perfetto di conservazione.
Anche l’Irlanda sviluppa da diversi anni le proprie monete commemorative che fanno ricorso proprio all’emissione da due euro: si tratta però di qualcosa che il paese ha adottato solo dal 2016 e proprio in questo anno è stata realizzata una emissione molto evocativa per gli abitanti irlandesi.
Nel 2016 è stato ricordato il centenario di un evento politico molto importnte, ossia la giornata della rivolta di Pasqua in Irlanda, nel 1916, per alcuni giorni diverse migliaia di cittadini locali decisero di protestare in modo veemente anche nei luoghi del governo, controllato de facto dalla corona inglese, come testimoniato dalla presenza sulla moneta della statua di Hibernia, realizzata dallo scultore John Smyth, che è presente anche sul Parlamento inglese anche oggi.
Grande è quindi il valore storico di questa emissione anche molto bella esteticamente: il valore non è altissimo ma comunque sopra la media, pari a circa 10 euro per un esemplare in buono stato, fino a 25 euro per una in Fior di Conio.