Huawei, con HarmonyOS Next verr abbandonato il supporto alle app Android
14 Novembre 2023 0
Sono oltre 700 milioni i dispositivi che attualmente utilizzano HarmonyOS e sono più di 2,2 milioni gli sviluppatori di terze parti che hanno realizzato o stanno realizzando app per la piattaforma di Huawei. Questo, almeno, è quanto affermato nei mesi scorsi da Richard Yu, amministratore delegato della divisione consumer e presidente della business unit "Intelligent Automotive Solution" della società cinese.
HARMONYOS PER UNA MAGGIORE INDIPENDENZA
Sulla base di questi importanti numeri, destinati probabilmente a crescere, HarmonyOS sarebbe ormai prossima al passo successivo, alla sua versione "Next" che dovrebbe sancire l'abbandono definivo alla versione AOSP del sistema operativo Android e, di conseguenza, alla compatibilità con tutte le sue applicazioni.
Prima del ban statunitense, arrivato nel 2019, Huawei era uno dei maggiori produttori di smartphone Android, sia in Cina che nel mondo. La brusca rimozione dei servizi di Google, tuttavia, ha fatto rapidamente crollare le vendite internazionali nonostante gli sforzi messi in campo dalla società per cercare di evitare il tracollo completo.
Oltre alla decisione di scorporare e vendere il brand Honor, Huawei ha comunque cercato di trovare anche una soluzione "a lungo termine", qualcosa che potesse evitare il ripetersi di una situazione venutasi a creare proprio a causa dell'eccessiva dipendenza dal sistema operativo di Google.
La risposta è arrivata con HarmonyOS, una piattaforma proprietaria che manteneva comunque Android AOSP come base per evitare di rimanere completamente priva di applicazioni. Huawei, tuttavia, ci aveva sempre tenuto a sottolineare che comunque "non si trattava di Android" e che le sue intenzioni per il futuro erano altre.
IL PASSO SUCCESSIVO
All'inizio del 2023, infatti, nel corso di una conferenza dedicata agli sviluppatori, la società ha annunciato "HarmonyOS Next", una versione "pura", senza librerie Android, "che avrebbe sostituito le versioni esistenti della piattaforma". Una demo di questa versione fu mostrata al pubblico lo scorso agosto: nonostante l'interfaccia utente complessiva assomigliava ancora a quella classica, non era più possibile aprire file APK ma solo "HAP".
A distanza di qualche mese arriva oggi la notizia che le principali aziende tecnologiche cinesi, tra cui JD.com, NetEase, Meituan e tante altre, si starebbero affrettando ad assumere sviluppatori in grado di realizzare app native per HarmonyOS. Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, nel corso del primo trimestre del prossimo anno, Huawei rilascerà una versione di anteprima per sviluppatori di HarmonyOS Next.
RITORNA LA FIDUCIA
La fiducia di Huawei nella sua strategia di ecosistema alternativo ha ricevuto un grande impulso proprio alla fine dello scorso agosto, quando l'azienda ha sorpreso un po' tutti con il lancio del Mate 60 Pro, il suo "primo telefono 5G" dopo la serie Mate 40 che fu lanciata nell'ottobre del 2020. Il ritorno al 5G ha generato una forte ondata di sostegno pubblico, visto anche come "simbolo della vittoria del Paese nello sfidare le dure sanzioni statunitensi".
Le ottime vendite del Mate 60 Pro hanno consentito a Huawei di essere il produttore di smartphone con la più rapida crescita nella Cina continentale, un +37% su base annua, nel corso del terzo trimestre con prospettive positive per l'inizio del 2024. Alla fine dello scorso ottobre, Huawei ha festeggiato anche il raggiungimento di quota 100 milioni di dispositivi basati su HarmonyOS 4, l’ultima versione del sistema operativo. Sembrerebbe ormai chiaro che Huawei abbia deciso di tagliare del tutto con Android ma è ancora piuttosto difficile credere che l'azienda abbia anche deciso di rinunciare del tutto alle sue app.