Con un anno di ritardo, ma almeno avrà gli strumenti per competere
Sono anni che Windows cerca di proporre computer con processori Arm, il cosiddetto "Windows on Arm", con scarso impegno da parte dei produttori di portatili e tiepida accoglienza da parte dei consumatori. Poi l'avvento dei chip M1 di Apple ha cambiato tutto, e Qualcomm ha deciso di rimboccarsi le maniche.
L'anno scorso infatti Qualcomm ha acquisito Nuvia e ha presentato il primo chip destinato a competere con Apple, con l'intenzione di proporlo ai produttori nella seconda metà del 2022. Il cambiamento è epocale, perché invece di usare il design di Arm ora l'azienda progetta direttamente i processori, proprio come fa la casa della mela. Ora l'amministratore delegato Cristiano Amon, durante il rapporto agli investitori, ha spiegato che i primi dispositivi arriveranno alla fine del 2023, in linea con le previsioni.
Il problema sono i tempi. Arm annuncia i suoi nuovi design all'inizio dell'anno e Qualcomm un chip basato su di esso dopo quasi un anno. Ecco perché Snapdragon 8 Gen 1 utilizza Cortex X2 e il nuovo Snapdragon 8cx Gen 3 utilizza ancora Cortex X1. Mentre infatti la strada per ottenere un salto nelle prestazioni è sicuramente quella giusta, i produttori di computer in genere ricevono i processori da Intel dai 12 ai 18 mesi prima del lancio di un dispositivo.
Ovviamente Apple non sta a guardare. Già alla fine dell'anno potrebbe presentare i nuovi M2, mentre i processori di Qualcomm disegnati per competere con gli M1 arriveranno, come detto l'anno prossimo, ma almeno avrà le basi per essere un'alternativa.
E gli smartphone? Qualcomm darà la priorità ai portatili, quindi i primi dispositivi mobili con la nuova architettura non arriveranno prima del 2024.