Il Giappone torna alla carica contro Google e, dopo che lo scorso anno ha legiferato al fine di combattere il monopolio degli store digitali, questa volta la JFTC (Japan Fair Trade Commission) ha preso di mira l'accordo che Google impone ai produttori di smartphone per ottenere l'accesso ai GMS, il quale avvantaggerebbe in maniera eccessiva le app di Chrome e della Ricerca Google.
Al centro della questione c'è il già noto accordo che impone ai produttori di preinstallare diverse applicazioni della suite Google e di darle uno spazio preminente nella schermata home, dal momento che le app presenti nella home sono anche quelle più facilmente accessibili agli utenti, motivo per cui l'azienda di Mountain View richiede che sia Chrome che Ricerca Google siano incluse in bella vista in questa schermata, oltre a rendere Chrome il browser predefinito.
GOOGLE DIFFIDATA DALLA JFTC
Secondo quanto emerso dall'indagine avviata nel 2023, già nel 2020 Google avrebbe cercato di ricompensare i produttori con la condivisione di parte dei ricavati pubblicitari generati, tuttavia questo non è bastato ad evitare che la JFTC prendesse una decisione radicale sulla questione. L'autorità di vigilanza ha infatti diffidato Google dal continuare questa pratica, imponendole di eliminare le richieste preferenziali verso le sue applicazioni, le quali causano una forte distorsione del mercato e della libera scelta dell'utente finale.
La decisione del Giappone si inserisce in un contesto globale in cui tutte le principali autorità locali stanno cercando di porre un freno a quello che viene considerato un vero e proprio monopolio. Persino gli Stati Uniti stanno andando in questa direzione; ora bisogna capire come risponderà Google all'imposizione della JFTC e se questo caso rappresenterà un precedente importante.