Il Mac mini è la Mela che dovete avere!

2 years ago 241

Il Mac mini M1 non è certo più una novità di questi giorni, ma con il progressivo spostarsi di tutta la line-up di Cupertino in direzione degli Apple Silicon, potreste esservi fatti distrarre dai tanti modelli venuti dopo di lui: dai sottilissimi e coloratissimi iMac, ai potenti MacBook 14 e 16 con M1 Pro e Max.

La morale è invece che Mac mini non va affatto sottovalutato, dato che per la maggior parte degli utenti è ancora oggi il miglior biglietto d'ingresso nel mondo Apple (Silicon).

Mac mini è sempre lui. Ormai il suo design dovrebbe essere ben noto, tanto che è anche inutile soffermarcisi troppo. Non a caso si parla da tempo di un suo refresh, che forse abbiamo anche intravisto lo scorso maggio, e che potrebbe concretizzarsi a breve

Ma quindi perché parlare del "vecchio" Mac mini ora che sta per uscire il nuovo? Perché se anche Apple lanciasse una versione aggiornata, l'attuale Mac mini rimarrebbe comunque interessante; anzi forse lo diventerebbe ancora di più, se calasse di prezzo. A dispetto infatti della continua rincorsa delle performance verso cui le aziende spingono il consumatore, ciò che questa macchina fa va già bene per una rosa così ampia di utenti, che pretendere di più è solo questione di "ignoranza".

Torniamo comunque a noi: cosa offre Mac mini dal punto di vistra costruttivo? Una struttura solida, fredda, in metallo, senza alcun fronzolo. Un design compatto, ed un buon numero di porte, seppure ampiamente migliorabile: due Thunderbolt 3, due USB-A, HDMI 2.0, Gigabit Ethernet (opzionale 10 Gbit) e jack audio. Manca senz'altro un lettore SD e mancano anche un po' di USB-C in più.

Volendo essere pignoli poi, avere tutte le porte sul retro è scomodo. Esteticamente è un vantaggio, ma praticamente non lo è; ma questo difficilmente cambierà in futuro. Inoltre è praticamente innegabile che Mac mini potesse essere più... mini! Lo dimostrano progetti di terze parti come questi ed il tanto spazio "sprecato" all'interno dello chassis.

Mac mini insomma non è perfetto, questo sia chiaro, ma attenzione anche a non ingigantire quelli che sono comunque limiti facilmente ovviabili, soprattutto per un sistema desktop.

Il sito Apple offre un'ampio ventaglio di personalizzazioni di Mac mini, per lo più in termini di RAM/storage. Quello che abbiamo provato noi è il modello base, che va già bene nella stragrande maggioranza dei casi, al netto di comprovate esigenze personali. Chiariamo che, a differenza di quanto accade ad esempio su MacBook Air, il processore è lo stesso per tutti i Mac mini.

  • CPU: Apple M1 con CPU 8 core e GPU 8 core
  • RAM: 8 / 16 GB
  • Archiviazione: da 256 GB a 2 TB 
  • Porte: 2 Thunderbolt 3, 2 USB-A, HDMI 2.0, Gigabit Ethernet (10 Gbit opzionale), jack audio, alimentazione dedicata
  • Connettività: Wi-Fi 6, Bluetooth 5.0
  • Peso: 1,2 Kg
  • OS: macOS Monterey

Va sottolineato che la memoria unificata usata nei chip M1 non può essere paragonata a quella tradizionale dei sistemi x86: la banda a sua disposizione, la latenza, e non da ultimo le modalità di accesso di CPU e GPU (e degli altri moduli del SoC) alla memoria sono completamente diverse. Per questo motivo, 8 GB di RAM sono sufficienti in moltissimi casi, tanto che solo se vi doveste trovare a manipolare singoli dati superiori a questa dimensione può avere un senso pensare all'upgrade di RAM.

Lo spazio di archiviazione è invece una componente ancor più soggettiva: non essendo una macchina gaming, in teoria anche 256 GB possono essere sufficienti, con un minimo di attenzione, ma qui i casi d'uso sono così tanti che è impossibile dare una risposta universale.

Togliamoci subito un dente: le performance. Mac mini non lo si sceglie per un mero fatto di performance. Questo non per giustificare delle prestazioni sottotono, tutt'altro, ma semplicemente per non farsi distrarre dal marketing, come accennavamo all'inizio.

Mac mini è un M1 a pieni giri, ovvero un processore che su Cinebench R23 ottiene circa 1.525 punti in single-core e 7.700 in multi-core. Non sono cifre mai viste prima, ma non sono nemmeno quelle del vostro classico mini-PC Windows Celeron/Pentium. Per avere simili performance single-core dovete andare a scomodare gli i7 di 11ma generazione serie U, mentre per eguagliare il multi-core potrebbe volerci anche un serie H.

E questo è confermato anche da GeekBench 5, con circa 1.760 punti single-core e 7.800 multi-core: divertitevi a paragonarlo con il vostro processore e vedrete che M1 non sfigura affatto.

Lo stesso discorso vale dal punto di vista grafico. La GPU integrata su M1 tiene tranquillamente testa alle Iris Xe di Intel, per non parlare delle equivalenti integrate AMD fino alla serie 5000 (inclusa), anzi le supera anche. Il problema semmai è software a questo punto, perché non solo il gaming su macOS non è certo paragonabile a quello su Windows, ma è per di più limitato dal fatto che alcuni giochi a 32-bit su M1 non girano proprio, restringendo ulteriormente le opzioni disponibili. Se però Shadow of the Tomb Raider o Dying Light (il primo capitolo) vi piacessero, sappiate che girano in full HD senza troppi problemi: potete dire la cosa di tanti mini PC Windows?

Il punto insomma è che le performance di Mac mini M1 sono così buone, che non ve ne dovrete preoccupare. Lo sto usando ormai da mesi nel mio lavoro d'ufficio, e al di là di tutto ciò che è navigazione, chat, videoconferenza, e fotoritocco, che per forza di cose sono fluidissimi ed esenti da qualsivoglia problema, ci potete fare anche tanto di più.

Negli ultimi mesi ho montato praticamente la maggior parte dei video 4K che ho pubblicato sul nostro canale YouTube con il Mac mini. Questi sono basati su filmati a 100 Mbit in 8-bit che in fase di montaggio su Premiere Pro non hanno quasi mai perso un frame. E sottolineo il fatto che il software usato fosse quello di Adobe, e non il più ottimizzato Final Cut Prom proprio per ribadire il concetto che le performance non sono un problema.

Ovviamente ci sono sistemi che avrebbero potuto fare lo stesso in meno tempo, ma quanti di questi costano meno di 800 euro? Quanti di questi sono così piccoli da stare su qualsiasi scrivania, e così silenziosi che la ventola praticamente non la sentirete mai? Perché se anziché 10 minuti di attesa per un encoding potete tollerarne 20 senza rischiare una sincope, forse non avete bisogno di un hardware più potente!

Ed al contrario di quanto faccio solitamente sui notebook, dove cerco di tenere sempre il sistema più pulito e con meno software in auto-avvio possibile, su Mac mini non mi sono nemmeno particolarmente limitato, ma questo non ha inciso minimamente sulla mia esperienza d'uso, che posso paragonare tranquillamente a quella dei 2 MacBook M1 ed M1 Pro che ho usato nel frattempo, segno di come la loro potenza in più sia una cosa che nel quotidiano si nota poco e nulla.

Il bello infatti è proprio questo: che anche mentre Premiere Pro è in encoding, posso continuare a navigare ed usare il resto del sistema operativo quasi come nulla fosse. I colli di bottiglia, con M1, sono cosa davvero rara, e ve li dovete proprio andare.

Con questo non sto dicendo che Mac mini sia adatto a chiunque: ha anche lui i suoi limiti, in parte hardware ed in parte software, ma per un uso generico (ed in molti casi per ben più di quello) è impossibile rimanere insoddisfatti, al netto del fatto che il dispositivo perfetto non esiste (né mai esisterà).

Nota a margine per un consiglio spassionato su un problema sul quale avevo sbattuto la testa mesi fa. C'è un programmino gratuito che vi consiglio nel caso utilizziate un monitor 2K, come il Lenovo ThinkVision P27h che sto usando io (o comunque qualsiasi altro display non supportato da Apple). Si chiama BetterDummy e vi consentirà di ridimensionare comodamente il vostro display, senza dover usare solo le risoluzioni native: una piccola manna dal cielo per superare uno dei vincoli più fastidiosi di macOS.

Mac mini parte da 819€ sul sito ufficiale, e non stresseremo mai abbastanza il concetto che questa è la versione che dovete comprare. Più RAM non vi servirà (al netto di quanto detto sopra) e lo spazio di archiviazione può essere espanso in molti modi. Purtroppo infatti gli upgrade sono piuttosto cari (+230€ per arrivare 16 GB di RAM, stessa cifra per aggiungere 256 GB di archiviazione), mentre il modello base si trova facilmente su Amazon intorno ai 699 euro, o anche meno. E di nuovo non è facile trovare un mini PC Windows che offra tutto ciò che dà il Mac mini, a questo prezzo.

Immagini

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Mac mini M1 è il mini PC che altrimenti non esiste. Trovatelo un modello con Windows così compatto, silenzioso e performante! Per di più la sua versione base va già bene per la stragrande maggioranza degli utilizzi, e non solo per le cose basilari, ma anche per musica, video, fotoritocco, programmazione e tanto altro. Volere (e spendere) di più è spesso pura tracotanza.

Pro

  • Prestazioni
  • Silenzioso
  • Buon rapporto qualità/prezzo

Contro

  • Potevano esserci più porte
  • Poteva essere più piccolo
  • Poteva includere tastiera e mouse

Nicola Ligas

Nicola Ligas Nicola è caporedattore su SmartWorld.it, e per questo motivo è odiato da tutti. I colleghi. Gli piace credere che il suo lavoro semplifichi la vita agli altri, in qualche modo. Ma non ai colleghi. Nel tempo libero cerca di complicare la sua vita, con nuovi progetti che non ha mai tempo di realizzare. Per fortuna. Dei colleghi.

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