Il miglior modo per proteggere Kubernetes? Ve lo spiega la NSA!

L’opinione pubblica, americana e estera, non ha mai avuto troppo in simpatia l’NSA, la National Security Agency. Infatti l’agenzia che negli stati uniti d’America è responsabile, tra le altre cose, del monitoraggio e della protezione nei confronti delle minacce informatiche non si è distinta in passato per una cura estrema della privacy nei confronti degli utenti. Se il nome di Edward Snowden ed il problema della sorveglianza globale non vi dicono nulla date un’occhiata al tag NSA sul nostro portale.

Oggi però parliamo di NSA per via della pubblicazione di un documento che, curiosamente, potrebbe tornare di grande aiuto a quanti utilizzano ogni giorno il sistema di orchestrator per container più famoso del mondo, Kubernetes.

Si intitola infatti Kubernetes Hardening Guidance e raggruppa una serie di consigli molto preziosi in merito all’implementazione ed al mantenimento di installazioni k8s (nome con cui Kubernetes viene abbreviato).

Prodotto dall’NSA e dall CISA, Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, esplora e propone approcci per alcune delle tematiche più diffuse in ambito Kubernetes:

• Hardening Kubernetes Pods: per rendere più sicuri i Pod
• Hardening a network that hosts Kubernetes: per rendere più sicura la rete che eroga Kubernetes
• Ensuring safe logins: per rendere più sicuri i login
• Properly logging and detecting threats: per monitorare e rilevare minacce
• Properly patching: per mantenere aggiornato il sistema

Oltretutto, come indicato, il PDF è disponibile per tutti. Meglio di così!

Possiamo dire che per una volta i ragazzi dell’NSA ci stanno un pochino più simpatici, tanto sappiamo che stanno leggendo queste righe e quindi ne approfittiamo per salutarli!