Il progetto Tor e la distribuzione Tails hanno annunciato la loro naturale fusione in un’unica entità per la privacy e l’anonimato online

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Nel preparare la notizia che state leggendo ho fatto una ricerca pregressa su articoli precedenti pubblicati su Mia Mamma Usa Linux a proposito di Tor, la tecnologia protagonista della storia che stiamo raccontato, ed ho scoperto che ne abbiamo parlato più di quattordici anni fa.

In quell’articolo, che è invecchiato benissimo ed è ancora molto attuale per quanti volessero approfondire, Marco Bonetti introduceva l’Onion Routing spiegando come questa tecnologia fosse alla base di strumenti come Tor, non a caso acronimo di The Onion Router.

Tor consente agli utenti di navigare su Internet in modo anonimo basando il suo funzionamento su un meccanismo che “sbuccia” i livelli di crittografia come una cipolla (da qui il nome “Onion”). Quando un utente utilizza Tor, il suo traffico viene fatto rimbalzare attraverso diversi nodi di una rete distribuita in tutto il mondo, rendendo molto difficile (se non impossibile) rintracciare la sua posizione o la sua identità.

Ma perché proprio oggi parliamo di Tor? Perché il progetto ha annunciato la fusione con Tails, sistema operativo portatile basato su Linux e progettato per garantire l’anonimato e la privacy.

Tails è una distribuzione Linux costruita pensando alla sicurezza e alla privacy in cui tutti i dati e le attività online passano automaticamente da sempre attraverso Tor, proteggendo la navigazione. Non salvando poi alcun dato sul computer in cui viene utilizzato (di fatto si tratta di una distribuzione live che può stare su USB o DVD), una volta spento, tutte le informazioni vengono cancellate. Questo lo rende uno strumento perfetto per chi ha bisogno di navigare in modo anonimo e sicuro, anche su computer che non possiede.

Se due più due fa quattro avrete capito come la comunione di intenti tra i due progetti sia totale, tanto da spingere i gestori all’annunciata fusione.

Il “pesce grosso” in questa fusione è il progetto Tor che andrà quindi ad incorporare Tails nella sua struttura per consentire una collaborazione più semplice, una migliore sostenibilità, spese generali ridotte e programmi di formazione e sensibilizzazione estesi per contrastare un numero maggiore di minacce digitali.

In breve, dice l’annuncio, l’unione rafforzerà la capacità di entrambe le organizzazioni di proteggere le persone in tutto il mondo dalla sorveglianza e dalla censura.

Queste le parole di Isabela Fernandes, Executive Director del progetto Tor:

By bringing these two organizations together, we’re not just making things easier for our teams, but ensuring the sustainable development and advancement of these vital tools. Working together allows for faster, more efficient collaboration, enabling the quick integration of new features from one tool to the other. This collaboration strengthens our mission and accelerates our ability to respond to evolving threats

Unendo queste due organizzazioni, non stiamo solo semplificando le cose per i nostri team, ma stiamo anche assicurando lo sviluppo sostenibile e l’avanzamento di questi strumenti vitali. Lavorare insieme consente una collaborazione più rapida ed efficiente, consentendo la rapida integrazione di nuove funzionalità da uno strumento all’altro. Questa collaborazione rafforza la nostra missione e accelera la nostra capacità di rispondere alle minacce in evoluzione,

Insomma, vedremo quali e quanti benefici porterà questa nuova entità ad entrambi i progetti, perché se già nel 2010 quando abbiamo iniziato a parlarne il tema privacy era sentito, figuriamoci oggi!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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