Come ormai accade puntualmente ogni anno, il progetto Kubernetes ha pubblicato il report sullo stato di salute del progetto, nell’edizione 2021. Giusto per togliere ogni potenziale dubbio: Kubernetes è in buono stato di salute, ed i numeri del report lo confermano in maniera oggettiva.
Si parte dai numeri in merito ai contributori:
- 62000 contributori da sempre, praticamente una città intera!
- 10000 nuovi contributori nel solo 2021
- 1 nuovo Special Interest Group (SIG)* chiamato SIG K8s Infra, convertito da un precedente Working Group (WG)**
- 1 nuovo Working Group
- 5 nuove figure decisionali e tech leaders aggiunte
- 10 o meno reviewer unici, divisi in 8 gruppi
- 8.29 di partecipanti medi ai meeting di ciascun gruppo
- 70.000 circa membri delle varie room Slack
* SIG – Special Interest Group: gruppi di contributori per aree specifiche del progetto che negestiscono il codice, la documentazione e le politiche generali.
** WG – Working Group: gruppi di contributori responsabili di un’area di lavoro specifica del progetto e sono, a differenza dei SIG, temporanei (svaniscono quando il lavoro è completato).
In conclusione nell’ambito contribuzione tutto bene (con una parentesi esplorata più avanti in merito ai reviewr) e non solo lì. La lista delle feature promosse in versione stabile è molto lunga, così come l’attenzione riservata alla sicurezza (che ogni SIG è invitato a gestire in autonomia mantenendo uno standard qualitativo di eccellenza) ed alla user experience, in particolare, udite udite, per l’aumento del supporto… Windows.
In linea generale le cose vanno perciò molto bene, anche se non si fa mistero di alcune cose da sistemare, in particolare su alcuni aspetti che si riveleranno utili nel lungo termine:
- Ogni gruppo ha bisogno di più reviewer
- Il numero generale degli sviluppatori senior sta calando
e da qui vengono poste alcune domande chiave che necessiteranno di una risposta per il bene del progetto:
- Come incentivare la crescita in questo settore dei sostenitori?
- Come è possibile far emergere aree di rischio che richiedono investimenti per continuare?
- Ci sono ulteriori azioni che potrebbero essere intraprese a breve termine?
Certo è che le sezioni “Help Wanted” e “Initiatives” lasciano pochissimo spazio all’immaginazione: i modi per contribuire al progetto sono davvero infiniti.
Insomma, il report 2021 di Kubernetes dice che l’enorme motore dietro al software di cloud orchestration più famoso del mondo sta funzionando a dovere, nonostante i chilometri stiano iniziando a farsi sentire. Non è certamente un report esageratamente entusiastico e, forse proprio per questo, nella sua onestà riesce ad evidenziare quelle che saranno le sfide prossimo-future del progetto.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
Tags: cloud-native, Kubernetes, report