iMessage su Android avrebbe "soffocato l'innovazione", secondo Craig Federighi
26 Ottobre 2022 4
Apple utilizza iMessage come vero e proprio punto di forza del suo ecosistema, specialmente nei mercati in cui il servizio di messaggistica è largamente preferito alle classiche alternative - come Telegram e WhatsApp - cross platform. Da tempo Google si batte per convincere Apple ad abbandonare il suo standard chiuso in favore di uno aperto che possa coinvolgere anche gli utenti Android, ma la casa di Cupertino è sempre stata sorda alle richieste di chiunque volesse suggerire uno sbarco del suo servizio anche su altre piattaforme, tanto meno a quelle di abbandonarlo in favore di un protocollo come RCS che ha un futuro abbastanza incerto davanti a sé.
Il problema della chiusura di iMessage e dello stigma sociale che accompagna il fenomeno delle bolle verdi è un tema che non tocca minimamente un mercato come il nostro, dove l'utilizzo dell'applicazione di messaggistica predefinita dello smartphone è rilegato esclusivamente alla fruizione degli SMS, tuttavia la questione è particolarmente sentita negli Stati Uniti e lo stesso Craig Federighi è recentemente intervenuto sul tema nel corso di un'intervista rilasciata a Joanna Stern per il Wall Street Journal.
FEDERIGHI CONTRO IMESSAGE SU ANDROID
Nel corso dell'intervista, Federighi ha ovviamente difeso la posizione di Apple, affermando che la decisione di non portare iMessage su Android è stata presa anche per evitare che questo potesse soffocarne l'innovazione. Secondo quanto affermato, infatti, uno dei punti di forza di iMessage risiede proprio nel non essere un'applicazione di massa - a detta di Federighi -, cosa che invece sarebbe accaduta nel caso in cui Apple avesse deciso di portare il servizio anche su Android.
Sempre secondo Federighi, l'azienda non ha mai avuto in mano un servizio così innovativo da giustificare la sua diffusione anche su altre piattaforme, dal momento che, nella sua visione, sarebbe stato necessario presentarsi sul mercato con qualcosa di potenzialmente in grado di fare la differenza. iMessage non è così rivoluzionario, motivo per cui Apple ha preferito continuare a concentrarsi sulle poche novità che aveva intenzione di implementare per i suoi utenti, senza doversi preoccupare di competere con gli altri grandi nomi del settore.
Il ragionamento di Federighi ha senso sotto un certo punto di vista, tuttavia è innegabile che non sia altro che una scusa molto ben articolata per giustificare la scelta di Apple di restare nella sua bolla (rigorosamente azzurra) e di tenere a sé gli utenti che vedono in iMessage un valore aggiunto talmente elevato da mantenerli nell'ecosistema di Cupertino.
Uno scambio di email del 2013 tra Eddy Cue e lo stesso Federighi - emerso in occasione dello scontro contro Epic Games - ha riportato come l'eventuale pubblicazione di iMessage su Android "avrebbe solo l'effetto di rimuovere un ostacolo che oggi impedisce alle famiglie che usano iPhone di dare un dispositivo Android ai propri figli". Questa è senza dubbio una motivazione molto più credibile rispetto a quella sulla salvaguardia dell'innovazione.