In Ubuntu 24.04 è “impossibile” installare pacchetti .Deb per colpa di un bug o perché lo ha deciso Canonical al fine di forzare Snap?

5 months ago 222

La puntuale pubblicazione di Ubuntu 24.04, la popolarissima distribuzione derivata da Debian e prodotta da Canonical, ha coinciso con feroci polemiche in merito alla possibilità di installare pacchetti .Deb (il formato standard di pacchettizzazione di Debian e, quindi, di Ubuntu) che ormai da un mese stanno impazzando sul web.

La vicenda è riassunta in maniera esaustiva da itsfoss.com, ed è molto semplice. Se nell’interfaccia grafica di Ubuntu si ha la necessità di installare un pacchetto .Deb, e lo si clicca due volte dal file manager, il sistema risponde come non ci sia nessuna applicazione in grado di aprire file di tipo “Debian package”. Così, se mediante tasto destro si clicca su “Open with” e si seleziona “Software Center” ci si ritrova con l’apertura dell’interfaccia del tool, la quale però , a causa di un (presunto) bug, rimane in modalità loading, in questo modo:

Ubuntu app store keeps on loading without even showing any error message

La issue in questione è stata aperta in GitHub il 26 settembre 2023, quando in sviluppo c’era ancora Ubuntu 23.10, ed oggi risulta ancora aperta.

Quindi, per renderla semplice, Canonical non ha intenzione di risolvere questo problema. Anche perché all’interno della issue il software engineer Dennis Loose (a cui è assegnata) ha indicato che la questione “will be a priority for the next cycle” (“sarà una priorità nel prossimo ciclo”). Se questo sarà Ubuntu 24.10 o prima, non è dato di saperlo, ma considerando come la 24.04 sia una Long Term Support, la speranza è che di qualsiasi fix venga creato il backport.

Sia chiaro, nulla vieta all’utente di aprire un terminale e digitare sudo dpkg -i <nome pacchetto>.deb, ma ovviamente è una questione di principio: perché impedire che questo avvenga anche dall’interfaccia grafica?

Una domanda a cui l’autore dell’articolo sa dare solo una risposta: a Canonical interessa far utilizzare ai propri utenti unicamente Snap per l’installazione di software aggiuntivo, e quindi il proprio marketplace, con i programmi promossi e selezionati dall’azienda fondata da Mark Shuttleworth.

Giusto? Sbagliato? Difficile dirlo, ma è facile ricordare come Ubuntu sia da sempre libera di essere scaricata ed utilizzata poiché dietro essa c’è una azienda che, come tutte le aziende, deve fare business.

Quindi, forse, si può dire “legittimo”.

Senza voler pensare per forza come la mancata risoluzione del bug sia un sotterfugio, il fatto che un problema simile ci sia è comunque un peccato.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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