Un team di ricerca della Medical University of South Carolina (MUSC), guidato da Hongkuan Fan, professore associato presso il Dipartimento di Patologia e Medicina di Laboratorio, ha scoperto che bloccando o inibendo l’azione di Fli-1 in un modello murino con morbo di Alzheimer, la memoria dei topi subiva un miglioramento. La genesi di questa intuizione è dovuta allo studio dei pericoli, cellule che nel tessuto cerebrale di pazienti deceduti per l’Alzheimer, sino meno presenti.
Gli scienziati però, hanno anche riscontrato valori più elevati di Fli-1, una proteina che si trova più spesso nelle cellule del sangue e che si pensava ne governasse lo sviluppo.
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