Nonostante le complicazioni che hanno scandito la gestazione degli iPhone 14 - di varia natura sì, dai problemi con la qualità delle fotocamere al tormentato rapporto con BOE, ma principalmente a causa delle difficoltà con l'approvvigionamento dei componenti - Apple è sempre rimasta ottimista sul successo della prossima gamma di smartphone. E adesso lo sarebbe ancor di più.
Malgrado la flessione del mercato, vedi i recenti numeri europei, secondo le indiscrezioni la Mela non solo avrebbe confermato i numeri della vigilia, ma pure li avrebbe spostati un po' più in alto: non più 90 milioni di iPhone 14, tra "standard", Plus, Pro e Pro Max, ma 95 milioni di unità per affrontare la prima fase delle vendite. Più del 5% di quelle che erano le previsioni di produzione iniziali per chiudere il 2022, prendendo ovviamente sempre per buone le informazioni che ci consegnano i rumor.
In un panorama economico mondiale che sta scontando gli effetti di lungo periodo della pandemia prima e della guerra in Ucraina poi, Apple sembra avere intenzione di assorbire buona parte se non tutti (come si è detto anche di recente) gli extra costi per i componenti, così da tenere inalterato il prezzo d'accesso (almeno quello in dollari) nel passaggio dalla linea iPhone 13 alla linea iPhone 14. Che in termini assoluti comunque aumenterà, a causa della soppressione della gamma mini per far posto alla variante Plus/Max "standard".
Probabile che Apple sia sicura di poter sfruttare a proprio vantaggio la flessione accusata da tanti produttori di smartphone Android, rosicchiando quote di mercato da questo e da quel concorrente. Del resto il cliente tipo della Mela è alto-spendente, quindi appartiene a quella categoria che, sulla carta, è meno sensibile all'inflazione in aumento un po' ovunque: con gli iPhone 14 a Cupertino contano evidentemente di riuscire a indurre una migrazione, più o meno abbondante, da Android ad iOS. Gli iPhone 14 avranno argomenti convincenti a sufficienza per centrare l'obiettivo? Lo scopriremo tra un mese.