iPhone 14 Pro, spedizioni in calo durante le feste: mancheranno 15-20 milioni di unità

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L'ultimo trimestre del 2022 potrebbe chiudersi per Apple con numeri molto più bassi delle aspettative, stando a quanto emerge da un recente rapporto condiviso dal noto analista Ming-Chi Kuo. Al centro della vicenda troviamo sempre le forti proteste in corso in Cina, le quali hanno interessato anche lo stabilimento di Foxconn e che secondo alcune prime stime potrebbero portare alla mancata produzione di oltre 6 milioni di iPhone 14 Pro e Pro Max (qui la nostra recensione), cifra che in realtà potrebbe essere stata notevolmente sottostimata.

L'ultimo rapporto di Kuo, infatti, suggerisce che l'impatto per la filiera potrebbe essere molto più marcato, arrivando a causare l'assenza di circa 15-20 milioni di unità dal conteggio delle spedizioni di iPhone 14 Pro (qui la sua recensione) e 14 Pro Max relativo al periodo di riferimento che include tutte le festività di fine anno, arrivando quindi a totalizzare spedizioni dei due smartphone combinati per 70-75 milioni di unità. L'analista aggiunge che parte della produzione mancata di Foxconn sarà assorbita da Pegatron e Luxshare ICT, ma il loro effetto si sentirà solo a dicembre inoltrato.

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Come sempre vi ricordiamo che il calcolo è basato sulle aspettative precedenti di Kuo, quindi non si tratta di dati ufficiali ma di analisi di mercato, che dovranno poi essere confermate o smentite dai numeri che Apple condividerà con la prossima earning call. In ogni caso è chiaro che le proteste contro le eccessive restrizioni di contenimento della pandemia, attuate dal governo cinese, stanno provocando dei tumulti di gravissima entità, come non accadeva in Cina da diverso tempo a questa parte.

Secondo Kuo questo avrà un effetto estremamente negativo per Apple, in quanto ci si aspetta che la mancanza di scorte non porterà i potenziali acquirenti a rimandare la propria spesa, visto che il peggioramento delle condizioni macroeconomiche spingerà maggiormente verso un azzeramento della propensione d'acquisto, specialmente ora che la recessione diventerà sempre più tangibile. Questo significa una perdita netta per la casa di Cupertino, che potrebbe non avere modo di piazzare in seguito le unità che sarebbero state spinte dall'impulso all'acquisto delle festività.

(aggiornamento del 30 novembre 2022, ore 02:40)


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