iPhone 16e è sicuramente lo smartphone più chiacchierato delle ultime ore: attesissimo da mesi e disponibile per il pre-ordine da domani, 21 febbraio, sarà lo smartphone più economico con cui far girare Apple Intelligence.
È un lancio particolarmente importante per Apple, che con questo nuovo smartphone intende portare i suoi tool basati su intelligenza artificiale generativa a quanti più utenti possibili.
Apple Intelligence, infatti, è disponibile solo per iPhone 15 Pro e superiori: nel corso dei prossimi mesi, quando l'IA di Apple si diffonderà anche in Europa, e sempre più persone la utilizzeranno e ne parleranno, saranno in molti gli utenti che si sentiranno incredibilmente indietro con i loro "vecchi" iPhone (15 e precedenti). E, confidando anche nei cali di prezzo, quello sarà il momento perfetto per acquistare iPhone 16e.
Nonostante tutto, iPhone 16e è uno smartphone divisivo, con tante (tantissime) buone ragioni per amarlo, ma anche un paio di mancanze piuttosto pesanti.
In questo articolo, quindi, vi sveliamo quali sono (secondo noi) i 5 motivi per amare iPhone 16e e 5 motivi per odiarelo.
5 motivi per amare iPhone 16e
🥰 Hardware (e fotocamere!) al top
C'è poco da fare, l'hardware è veramente il massimo che si potesse chiedere a un iPhone del genere. Apple A18 e 8 GB di RAM garantiranno performance da top di gamma, e la memoria interna parte da 128 GB (finalmente).
E sì, francamente anche sulla fotocamera c'è poco da lamentarsi.
Ok, c'è un solo sensore, ma chi se ne frega?
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Non credo saranno tantissimi gli utenti a sentire la mancanza dell'ultra-grandangolo. Personalmente, conto sulle dita di una mano le volte che l'ho usato davvero, mentre il teleobiettivo è da anni un'esclusiva dei modelli Pro e sarebbe stato impossibile aspettarselo su un iPhone "economico".
Quel che è importa davvero è che l'unica fotocamera posteriore sia un'ottima fotocamera. E su questo ci sono pochi dubbi: è la stessa di iPhone 16, con sensore da 48 megapixel, lunghezza focale di 24 mm e apertura f/1.6.
Inoltre, la bontà degli scatti è garantita proprio dal chip Apple A18, grazie all'elaborazione software eseguita sugli scatti.
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Foto con bassa luminosità scattata da iPhone 16e
E non dimenticate che anche la fotocamera frontale è eccellente: 12 megapixel con apertura f/1.9, in grado di registrare video fino a 4K a 60 fps.
🥰 Display full screen e Face ID
Qui c'è poco da dire: lanciare nel 2025 uno smartphone con tasto fisico e cornici giganti come quelle dell'ultimo iPhone SE sarebbe stato improponibile.
Fortunatamente con iPhone 16e si passa definitivamente al Face ID (con buona pace di tasto Home e Touch ID) e ai display che occupano tutta la parte frontale del dispositivo.
🥰 Apple Intelligence
Ovviamente, un motivo per cui ameremo iPhone 16e è Apple Intelligence.
Lo so cosa state pensando: Apple è indietro sull'IA generativa, li abbiamo visti tutti i video in cui gli iPhone non riescono a stare al passo con i Galaxy S25 nel rimuovere elementi dalle foto. Anzi, "non riescono a stare al passo" è un eufemismo: su questo fronte, sembrano anni indietro, con risultati che a volte sono al limite dell'imbarazzante.
Specialmente da un'azienda come Apple, che ha sempre ricercato l'eccellenza e le esperienze utenti impeccabili.
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Nonostante tutto, penso che Apple Intelligence farà comunque la differenza.
Magari non nell'elaborazione delle foto (non subito, almeno), ma ho grandi aspettative per gli strumenti di scrittura, la rielaborazione dei testi, i riassunti e la riorganizzazione delle notifiche e tutte le altre funzioni basate sull'elaborazione del linguaggio, e non delle immagini.
Penso non solo che sarà utile agli utenti finali, ma anche che su alcuni aspetti potrà fare scuola, grazie all'elaborazione in locale dei dati (unita al cloud privato, che non raccoglierà dati degli utenti). Non doversi affidare a un server esterno per ogni richiesta può essere davvero notevole, e anche sapere che i miei messaggi non verranno usati per addestrare altre IA è una nota piacevole.
🥰 USB-C
Finalmente.
Grazie, Unione Europea, per aver costretto tutto il mondo a questo standard. Non solo perché potremo finalmente dimenticarci di connettori proprietari come il Lightning, ma anche perché l'USB-C permette di collegare un grandissimo numero di accessori direttamente allo smartphone con estrema semplicità.
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🥰 Tasto Azione
Non voglio fingere: personalmente, non sono il più grande fan del tasto azione.
Nel senso: ci sta, mi sembra una buona idea, ma la verità è che io lo uso ancora come il vecchio switch per il Muto, per attivare e disattivare la suoneria. E, credetemi, ci ho provato mille volte a configurarlo per altro, ma alla fin fine attivare e disattivare il Silenzioso con un clic era la cosa che mi tornava più comoda.
Ma per fortuna non ci sono solo io al mondo.
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Lì fuori ci sono utenti che fanno le magie col tasto Azione, grazie anche alla combo con i Comandi Rapidi. Penso ad esempio a Federico Viticci di MacStories, che ha realizzato una Shortcut che cambia il comportamento del tasto Azione in base all'app e alle condizioni del telefono. Figata incredibile.
Per chi ama questo approccio, e pensa che un tasto personalizzabile sia sempre e comunque una vittoria, l'Action Button è un gran vantaggio.
5 motivi per odiare iPhone 16e
😠 Il prezzo (di lancio)
C'è poco da girarci intorno: il prezzo di lancio è notevolmente più alto di quanto ci aspettassimo.
iPhone 16e, nella sua versione base, costa 729€. E la speranza condivisa era avere un iPhone con un prezzo entro i 600€: sarebbe stato un affare.
Non è andata così, o almeno non ancora. Sinceramente, penso che questo iPhone 16e sarà comunque, nonostante tutto, l'iPhone da comperare per molti, moltissimi utenti.
Dobbiamo solo aspettare che scenda di prezzo. Giusto quei 100-150€ in meno, che lo renderanno un acquisto decisamente più convincente.
😠 Il display
Molti di voi, nei commenti al nostro video YouTube, si sono lamentati legittimamente del refresh rate ancora fermo a 60 Hz.
È vero, ormai è anacronistico: nel mondo Android, i display almeno a 90Hz ormai sono anche nei modelli di fascia bassa.
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Ma c'è un'altra cosa, oltre il refresh rate, che potreste non aver notato: la luminosità, che è sensibilmente più bassa degli altri modelli.
Parliamo di 800 nit massimi in SDR e 1200 nit di luminosità di picco in HDR.
Sono gli stessi, identici valori di iPhone 14 (da cui questo 16e prende in prestito il display): uno smartphone di 3 anni fa, che non ha neanche la modalità outdoor (quella che spara la luminosità al massimo in caso di luce solare diretta).
Per dare un termine di paragone, iPhone 16 base ha 1000 nit massimi in SDR, 1600 nit di luminosità di picco in HDR e fino a 2.000 nit in modalità oudroor.
😠 Niente Dynamic Island
Avrei potuto metterlo nel punto precedente? Forse, anche se per me non è tanto una questione di display, ma di interfaccia utente.
La Dynamic Island ha portato con sé tutto un nuovo linguaggio visivo, che sfrutta il foro oblungo per animazioni, popup e interazioni con l'utente. Sul notch non c'è nulla del genere.
Non avere la Dynamic Island porta con sé anche un'esperienza utente che, in qualche modo, sa di vecchio nel panorama di iOS.
😠 Compatibilità limitata con AirTag (no UltraWide Band)
Questa è un dettaglio di cui ci siamo accorti tardi, e che ci ha molto sorpreso: nelle specifiche tecniche di iPhone 16e, non c'è menzione del chip UltraWide.
È quel chip che permette di avere le indicazioni di precisione quando utilizziamo AirTag, quelle con le frecce che ti indicano precisamente dove andare e la distanza approssimativa. A scanso di equivoci, comunque possibile localizzare gli AirTag su mappa, ma senza indicazioni di precisione.
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È un po' un peccato: Apple è stata una delle primissime aziende ad investire sull'UWB, con il primo chip del genere apparso su iPhone 11. Oggi le trasmissioni a banda ultralarga sono sempre più utilizzati in vari ambiti: pensate ad esempio alle auto di nuova generazione che sbloccano automaticamente le portiere quando il proprietario si avvicina.
Per questo motivo, non avere il chip UWB è un po' un peccato. E poi che tristezza non poter sfruttare al meglio il miglior accessorio di Apple (gli AirTag, appunto).
😠 Niente MagSage (e ricarica wireless lenta)
Questo è forse il punto che mi fa arrabbiare di più. Apple è stata pioniera nella ricarica wireless e l'idea del MagSafe (un anello magnetico per agganciare l'iPhone ai caricabatteria wireless, e non solo) è stata talmente benvista che è addirittura diventato uno standard per tutti, Android compreso.
Che Apple rimuova un anello magnetico di sua invenzione, talmente utile da convincere anche un consorzio indipendente di aziende a renderlo uno standard, è francamente triste.
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Il MagSafe è un'idea così buona che è arrivata anche su Android. E ora ha fatto il giro: sembra quasi che per Apple sia diventata una funzione "premium", da escludere da iPhone 16e.
Ok, si potrà risolvere tutto facilmente con le cover, che almeno renderanno iPhone 16e compatibile con le migliaia di accessori MagSafe, ma che tristezza.
E, altra nota negativa: iPhone 16e supporta la ricarica wireless, ma solo il vecchio standard Qi, non il nuovo Qi2. Questo vuol dire che la velocità della ricarica wireless è bloccata a 7,5W, invece che 15W. Dai, su, seriamente?