La Jeep Renegade cerca di distinguersi nel panorama affollato dei SUV compatti grazie al suo stile iconico, capace di combinare l’anima da fuoristrada “tosta” con un’attitudine più cittadina. La versione in prova, equipaggiata con il motore mild hybrid, punta a offrire un’esperienza di guida equilibrata tra efficienza e vivacità, strizzando l’occhio a chi desidera consumi contenuti senza, però, rinunciare a un certo carattere estetico deciso.
ESTETICA ROBUSTA E MODERNA
La Renegade mantiene le sue forme squadrate e muscolose, ispirate ai fuoristrada “duri e puri”, ma con dettagli aggiornati che le donano un aspetto più moderno. La lunghezza di 424 cm, la larghezza di 181 cm e l’altezza di 167 cm rendono questo SUV compatto ma spazioso, pronto a districarsi tanto nei parcheggi cittadini quanto su percorsi più avventurosi. La classica griglia a sette feritoie, simbolo di Jeep, è stata leggermente rivisitata senza perdere il suo fascino iconico.
I fari a LED affilati e i paraurti ridisegnati migliorano l’aerodinamica e rafforzano l’immagine aggressiva del modello. Il profilo, caratterizzato da passaruota trapezoidali e protezioni in plastica, sottolinea comunque la vocazione off-road della Renegade, mentre i nuovi cerchi in lega, disponibili in diverse dimensioni e finiture, contribuiscono a definirne l’aspetto dinamico. Anche il posteriore non passa inosservato, con i fanali a LED a forma di X e un paraurti aggiornato che dona un tocco di freschezza al design. A completare il quadro, i badge specifici della versione e-Hybrid.
INTERNI OLD STYLE. MA TECNOLOGIA TOP
L’abitacolo della Jeep Renegade riflette la stessa filosofia pragmatica dell’esterno: materiali semplici, spazi generosi e un design funzionale ma un po' vecchiotto, soprattutto guardando la parte inferiore all'infotainment, composto dai tasti fisici con un layout funzionale ma un pò old style.
Un notevole passo avanti, invece, è rappresentato dal nuovo sistema di infotainment da 10,1 pollici, affiancato da un quadro strumenti digitale da 10,25 pollici. Il display centrale è più veloce e con una maggiore potenza di elaborazione, offre un feedback tattile simile a quello degli smartphone, rendendolo più piacevole da utilizzare.
Risponde presente pure la connettività 4G dell'infotainment che supporta anche gli aggiornamenti over-the-air per garantire funzionalità sempre aggiornate. Inoltre, integra Android Auto e Apple CarPlay senza fili, oltre a comandi vocali che aiutano nella navigazione, nella ricerca di parcheggi e stazioni di ricarica.
L'interazione vocale può risultare a volte complicata, rendendo più pratico navigare manualmente tra i menu. Infine, fra le informazioni visualizzabili nel display centrale, spiccano gli angoli di inclinazione della vettura, una chicca per chi ama uscire dai sentieri battuti.
SPAZIOSA AL PUNTO GIUSTO
Spaziosi e ben studiati, gli interni della Renegade offrono un’abitabilità ottima per un SUV di queste dimensioni. La posizione di guida rialzata garantisce un buon controllo della strada, mentre il sedile ben profilato e regolabile nella zona lombare assicura viaggi comodi anche sulle lunghe percorrenze. Il divano posteriore, piatto e accogliente, ospita comodamente tre adulti, grazie anche al mobiletto centrale poco invasivo.
Non tutto è perfetto, però: i massicci montanti anteriori limitano un po’ la visibilità nelle manovre più strette, mentre lo schienale regolabile a scatti del sedile non brilla per precisione. Promosso invece il bagagliaio, che con una capacità da 351 litri fino a 1.297 litri abbattendo i sedili. Offre una buona sfruttabilità grazie alla forma regolare e al pratico fondo posizionabile su due altezze.
QUASI FULL HYBRID
Il cuore tecnologico della Jeep Renegade e-Hybrid è rappresentato dal sistema mild hybrid a 48 volt, un notevole passo avanti rispetto ai vecchi sistemi a 12 volt. Questo setup include un motore benzina 1.5 turbo da 131 CV abbinato a un’unità elettrica da 20 CV, alimentata da una batteria compatta a 48V. A differenza dei classici mild hybrid, questo sistema consente alla Renegade di percorrere brevi tratti in modalità 100% elettrica, raggiungendo fino a 30 km/h senza accendere il motore termico.
Durante la guida cittadina o nel traffico stop-and-go, l’unità elettrica supporta le partenze e le manovre a basse velocità, riducendo il consumo di carburante e le emissioni. Inoltre, in fase di decelerazione e frenata, il sistema recupera energia per ricaricare la batteria, garantendo una riserva costante di potenza elettrica. Questa soluzione risulta ideale per i pendolari che affrontano quotidianamente percorsi urbani caratterizzati da continue fermate e ripartenze.
TERMICO-ELETTRICO: IN SINERGIA
Il sistema ibrido della Renegade opera attraverso un sofisticato coordinamento tra i due motori. In fase di partenza, è l’unità elettrica a spingere la vettura, assicurando uno spunto fluido e silenzioso. Superati i 30 km/h, il motore a benzina interviene progressivamente, mantenendo consumi ridotti grazie al supporto elettrico nelle accelerazioni più leggere. Questa transizione quasi impercettibile permette di massimizzare l’efficienza soprattutto nei tragitti urbani, dove abbiamo registrato consumi medi intorno ai 14-15 km/l (da quadro strumenti).
GUIDA BRILLANTE MA NON PERFETTA
Durante la nostra prova su strada, che ha simulato il tragitto di un pendolare con circa 70-80 km giornalieri su percorsi misti, la Renegade e-Hybrid ha saputo dimostrare un equilibrio convincente tra prestazioni e consumi. Il motore 1.5 a benzina da 131 CV, abbinato a un’unità elettrica da 20 CV, garantisce una buona coppia e una guida fluida. Davvero buona l’efficienza in città, dove il supporto elettrico è ben presente ed è possibile avanzare a emissioni zero fino a 30 km/h per brevi tratti.
Il cambio robotizzato a sette rapporti si dimostra abbastanza morbido nelle cambiate, ma soffre di qualche esitazione nelle scalate rapide, specie quando si adotta uno stile di guida più sportivo. A questo proposito. La guida dinamica non è il suo pane quotidiano. Lo sterzo è leggero, adatto per la città, e le sospensioni troppo morbide; favoriscono una guida rilassata, sebbene il rollio in curva sia piuttosto evidente.
Tornando ai consumi. In città, il motore ibrido lavora in modo corretto, permettendo di contenere i consumi intorno ai 13-14 km/l. Sulle strade extraurbane, la media rilevata si è attestata sui 19-20 km/l, grazie alla sinergia tra motore termico ed elettrico. In autostrada, però, la forma squadrata della carrozzeria penalizza un po’ l’efficienza, con consumi che calano a circa 13-14 km/l e qualche fruscio aerodinamico di troppo.
ADAS E AFFINI
La Renegade può contare su un equipaggiamento di serie generoso: dal climatizzatore automatico bizona ai cerchi in lega, fino alla telecamera posteriore e ai sensori di pressione pneumatici. La versione in prova, in allestimento Altitude, permette di scegliere in optional il Tech pack (1.500 euro) che aggiunge anche la presenza di adaptive cruise control, passive entry con keyless- go, blind spot detection e rear cross path detection. Ma anche il park assist automatico perpendicolare e parallelo e il controllo remoto dei finestrini tramite chiave.
Come concludere? Jeep Renegade riesce ancora a dire la sua, grazie a un design riuscito, un abitacolo pratico e un sistema mild hybrid molto migliorato. A tutto vantaggio di efficienza e piacere di guida urbano. Tuttavia, se si necessita una guida più...ludica, tocca guardare altrove: le incertezze nel cambio e il set up un po troppo morbide sono caratteristiche da tenere conto.
Infine i prezzi. Il prezzo di partenza per la Jeep Renegade con il motore ibrido leggero attacca a 33.600 euro. Ma si può optare anche per il plug-in, con un prezzo di partenza di 45.600 euro.