In anni di gaming, mi è capitato poco spesso di approcciarmi al mercato dei titoli mobile, ma per un buon periodo c’è stato un dettaglio in particolare di questa specifica branca del medium videoludico che mi ha lasciato perplesso. Ormai è all’ordine del giorno imbattersi sui social in pubblicità che sponsorizzano videogiochi mobile (fake o reali che siano), e per un certo periodo molti di questi videogiochi si fregiavano dell’avere al loro interno una funzione in particolare: l’auto-play.
Mi sono sempre chiesto come potesse essere un vanto per un videogioco la possibilità di rimuovere dalla formula la parte del “gioco” affidando tutto l’incedere del gioco a IA a dir poco inaffidabili e poco brillanti. Questo per me rimane ancora un mistero,