L’Australia potenzia la cybersecurity dopo i recenti attacchi informatici. Al via la nuova strategia da 380 milioni di dollari

5 months ago 115

Nella strategia la Polizia Federale Australiana, attraverso l’Operazione Congiunta AQUILA, indagherà, individuerà e disturberà i criminali informatici, utilizzando anche capacità offensive nel campo della cybersecurity.

Il governo australiano ha appena pubblicato la sua strategia per la cybersecurity 2023/2030. Le sue premesse sono che la cybersecurity sia una questione di sicurezza nazionale ed è articolata in 6 scudi cibernetici.

Sottolinea quattro tematiche importanti:

  • la necessità di proteggere le PMI e i cittadini, in particolare dai reati informatici che vengono perpetrati ogni 6 minuti e che hanno causato danni per 3 miliardi di dollari. Attualmente, milioni di cittadini australiani hanno subito il furto dei loro dati.
  • la creazione di un sistema di controllo cibernetico personalizzato e gratuito per le piccole e medie imprese.
  • la Polizia Federale Australiana, attraverso l’Operazione Congiunta AQUILA, indagherà, individuerà e disturberà i criminali informatici, utilizzando anche capacità offensive nel campo della cybersecurity.
  • Il potenziamento delle capacità offensive nel campo della cybersecurity sarà innovativo e triplicato.

L’Australia offrirà controlli di salute informatica alle piccole e medie imprese, aumenterà i finanziamenti per l’applicazione delle leggi sulla cybersecurity e introdurrà la segnalazione obbligatoria degli attacchi di ransomware in seguito a una ristrutturazione della sicurezza annunciata oggi dopo una serie di attacchi nel Paese.

Non solo. L’accordo Aukus tra Australia, Regno Unito e Stati Uniti, che prevede la costruzione condivisa e il dispiegamento di sottomarini a propulsione nucleare, ha reso il settore della difesa australiano un bersaglio primario di hacker sponsorizzati da Stati: lo ha reso noto l’agenzia nazionale di cyberspionaggio, che ha registrato un aumento dei cyberattacchi che minacciano la sicurezza nazionale e compromettono i servizi governativi chiave.

Il Cyber Threat Report 2022-23 dell’Australian Signals Directorate (Asd) riporta infatti un’impennata di crimini informatici del 23%, fino a 94 mila, uno ogni sei minuti, e un aumento del 14% nel danno economico medio degli attacchi. L’Asd ha risposto a 1.100 degli incidenti più seri, fra cui tre che hanno causato “esteso pregiudizio” al governo, a sistemi critici di infrastrutture e in due casi a sistemi nazionali di sicurezza.

Mentre la Cina conduce una campagna incessante “per rubare tecnologie di avanguardia”, il rapporto prevede che hacker sponsorizzati da Stati tenteranno di penetrare in sistemi di tecnologia nucleare dei sottomarini legati alla partnership Aukus. L’allarme fa seguito a quello del direttore generale dei servizi segreti Asio, Mike Burgess, il quale lo scorso dicembre aveva riferito che la Cina è impegnata nel furto “più sostenuto… di proprietà intellettuale e di know-how nella storia umana”.

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