L'effimera vittoria di Amazon contro le recensioni false, ma i veri problemi sono 2

6 months ago 105

Amazon festeggia oggi "un'importante vittoria in Italia nella sua lotta contro le recensioni false". Nello specifico parliamo di una sentenza emessa dal Tribunale di Milano che dà ragione al colosso dell'e-commerce, contro chi pubblicava false valutazioni a 5 stelle.

Il sito in questione aveva l'ironico nome di Realreviews.it, ed è stato logicamente chiuso, oltre a vietare al suo gestore di perpetrare in attività simili in futuro.

Una vittoria insomma più che meritata, ma la lotta al fenomeno è lontana da una conclusione.

Problema 1: le recensioni false

Realreviews.it era solo uno dei tanti esempi di una "piaga" della cui esistenza Amazon è ben consapevole. Parliamo di un vero e proprio mercato di recensioni false, che cerca chiaramente di abbindolare i consumatori con recensioni mirate, il cui valore reale è zero.

Ad aggravare la cosa ci sono le molteplici tattiche usate per ottenere delle "opinioni di parte". Ad esempio c'è chi si rivolge direttamente agli acquirenti con dei messaggini inseriti nella confezione di vendita.

Oppure c'è chi ricorre a siti web e social media, oltre che a vere e proprie campagne su WhatsApp e altri e servizi di messaggistica criptati. Lo scopo è sempre quello: invitare l'utente a scrivere recensioni false in cambio vari incentivi, che possono essere sconti, prodotti gratis o anche denaro.

Alla fine della fiera sono consumatori che fregano altri consumatori (oh l'ironia!) in cambio di un rimborso, per lo più. Perché a tutti piace avere le cose gratis, e poco male se poi ci vanno di mezzo gli altri.

Benissimo quindi che il tribunale abbia dato ragione ad Amazon (ci mancherebbe!), ma quanti altri siti del genere dovranno essere chiusi prima di arginare davvero il problema?

Amazon vanta "avvocati, investigatori esperti e analisti per perseguire i broker di recensioni false per vie legali", ma siamo ancora ben lontani dal bloccare il fenomeno alla fonte, come vorrebbe il colosso dell'e-commerce.

Problema 2: la qualità

Parliamoci chiaro: se un prodotto è di buona qualità, anche se molte sue recensioni sono "incentivate", non è un reale problema. Chi lo acquista si troverà comunque tra le mani qualcosa di valido, e sarà contento. Il vero corto circuito nasce quando un prodotto è pieno di recensioni a 5 stelle, mentre in realtà se ne merita una o due.

E di prodotti di scarsa qualità non è impossibile trovarne. Soprattutto se parliamo di accessori o di oggettistica di scarso valore, Amazon assomiglia molto a uno store cinese. E ovviamente chi ha più bisogno di recensioni a 5 stelle è proprio chi sa che i suoi prodotti tanto perfetti non sono, altrimenti perché prendersi tanto disturbo?

È un po' un cane che si morde la coda insomma. Da un parte abbiamo "un'idra" di recensioni fasulle, dall'altra una serie di prodotti di dubbia qualità, che se proprio non fossero presenti sullo store non sarebbe certo un dramma.

E Amazon sembra più intenzionato a tagliare le teste alla prima, che non a impedire l'accesso ai secondi, che probabilmente sono la vera fonte del fenomeno. Meno male che si può sempre fare il reso, anche se adesso c'è meno tempo per effettuarlo.

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