L'Epic Games Store è ancora in perdita

L’Epic Games Store è ancora in perdita: è la notizia più interessante emersa nel primo giorno del processo che vede l’azienda di Tim Sweeney schierata contro Google per la questione delle commissioni del Play Store. A dirlo è stato Steve Allison, responsabile proprio dell’EGS, durante la sua testimonianza, e ha aggiunto che per ora la crescita è ancora l’obiettivo principale.

Il problema è che l’Epic Games Store ha ormai più di cinque anni, e anche per via della pratica di regalare giochi con regolarità rappresenta una voce costantemente in rosso nel bilancio dell’azienda. Nel 2021, quando Epic affrontava la stessa causa ma contro Apple, si stimava che fino a quel momento la spesa (tra giochi gratis e contratti di esclusiva temporanea) fosse stata di circa 330 milioni di dollari; Sweeney stesso aveva confermato, via X (all’epoca si chiamava ancora Twitter, naturalmente), aggiungendo che il piano stava avendo un successo “fantastico” nell’attirare giocatori sulla piattaforma.

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Durante lo stesso processo, Epic prevedeva che il suo Games Store sarebbe andato in attivo nel 2023. Ormai l’anno è quasi scaduto, e ancora si punta alla “crescita”. Interessante osservare che in principio Sweeney puntava a raggiungere le quote di mercato di Steam. Tra l’altro, recentemente Epic ha dovuto licenziare un bel po’ di persone (si parla di circa 870 dipendenti, più o meno il 16% del totale) perché nel complesso era in perdita.

Il processo è appena agli inizi ed è facile immaginare che emergeranno altri dettagli interessanti. Sono previste le testimonianze anche di Sundar Pichai, amministratore delegato di Google e di tutta Alphabet, e di Tim Sweeney. Tuttavia, è difficile che avremo qualche indicazione sui piani per il futuro dell'EGS. Si continuerà con la strategia di crescita attuale - giochi gratis, esclusive temporanee, commissioni molto generose per gli sviluppatori - o si cercherà di aggiustare la rotta alla ricerca di una maggior efficacia?