La campagna Kickstarter per Mycroft Mark II, alternativa open-source ad Alexa, è finita per colpa di un troll di brevetti

1 year ago 289

Vi ricordate dei troll di brevetti? Sì, quei personaggi (a volte vere e proprie aziende) che pur non offrendo alcun servizio o prodotto, si dedicano unicamente ad acquistare brevetti e denunciare altre aziende che li violano con i propri prodotti. Questi troll sfruttano norme del diritto industriale per spingere piccole o medie aziende, il più delle volte, a pagare un risarcimento al fine di evitare cause legali troppo costose.

Ci si siamo occupati di una causa simile l’ultima volta nel 2021, ma la notizia che riportiamo oggi è la prova lampante che il problema è ben lungi dall’essere risolto.

Protagonista è Mycroft AI, azienda che tramite una campagna kickstarter ha cercato di vendere il proprio prodotto Mycroft Mark II, un assistente virtuale basato su Linux, diciamo un Alexa open-source, insomma, lui:

Nel recente commento apparso in coda alla campagna Joshua Montgomery, ex CEO della società, ha annunciato che il prodotto non riuscirà a seguire il ciclo di produzione previsto, e quindi a soddisfare le richieste della campagna. Di fatto il blog post dice chiaramente che senza nuovi investimenti immediati, la società sarà costretta a cessare lo sviluppo entro la fine del mese.

Continueremo a spedire tutti gli ordini effettuati tramite il sito Web Mycroft, perché queste vendite coprono direttamente i costi di produzione e spedizione dei prodotti“, ha scritto Montgomery, ma la società è ormai al limite dei dipendenti: recenti licenziamenti infatti ne hanno ridotto il personale a due (!) sviluppatori, un agente del servizio clienti e un avvocato.

Non è un caso che l’ultima figura citata sia proprio quella dell’avvocato, perché Montgomery ha imputato la ragione della chiusura, ciò che cioè ha veramente ucciso l’azienda e il prodotto, alle spese relative ad un contenzioso in corso partito nel 2020, quando Mycroft AI è stata citata in giudizio per violazione di brevetto da quello che ha definito un “troll dei brevetti”.

La società che ha citato in giudizio Mycroft AI, Voice Tech Corporation, ha abbandonato il contenzioso, ma non prima di costare molto alla startup.

Tanto per esser chiari su quanto è costata la cosa:

If we had that million dollars we would be in a very different state right now

Se avessimo quel milione di dollari saremmo in uno stato molto diverso in questo momento

Quindi sì, la trollata è costata una milionata…

E quindi la storia di questa risposta aperta ad Amazon Echo e Google Home (ma con la privacy dei dati) è praticamente finita. Il prodotto è passato da un costo di 99 dollari in componenti 300 (senza contare le spese di spedizione).

Il prodotto è attualmente in vendita sul sito Web dell’azienda per 499 dollari. Tanto per dare un’idea della bontà del progetto la campagna Kickstarter ha attirato 2.245 sostenitori e ha raccolto oltre 394.000 dollari con un obiettivo era stato fissato a soli 50.000.

Il problema è che ora tutti i partecipanti alla campagna non sanno nemmeno se riceveranno il loro prodotto. Se volete farvi del male, andate a leggere i commenti: da qualunque lato la si guardi questa è veramente una storia triste.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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