La Germania ha posto Microsoft sotto osservazione per i prossimi 5 anni, il rischio di monopolio è troppo alto

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Lo scorso 30 settembre il Bundeskartellamt, ossia l’autorità federale tedesca responsabile della tutela della concorrenza nei mercati, ha deciso di porre “sotto osservazione” Microsoft per un periodo di cinque anni.

A raccontare i dettagli della notizia è Foss Force, che spiega come la scelta sia nata dal rischio di “abuso di posizione dominante” che ha toccato in passato un po’ tutte le big tech del mercato.

Nell’annuncio si legge:

The Bundeskartellamt has determined that Microsoft Corporation based in Redmond, USA, is an undertaking of paramount significance for competition across markets. Microsoft and its subsidiaries are thus subject to extended abuse control pursuant to Section 19a of the German Competition Act (Gesetz gegen Wettbewerbsbeschränkungen – GWB). Based on this provision, the Bundeskartellamt can prohibit companies which have such positions of power from engaging in anti-competitive practices.

Il Bundeskartellamt ha stabilito che Microsoft Corporation con sede a Redmond, USA, è un’impresa di fondamentale importanza per la concorrenza tra i mercati. Microsoft e le sue sussidiarie sono quindi soggette a un controllo esteso sugli abusi ai sensi della Sezione 19a della legge tedesca sulla concorrenza (Gesetz gegen Wettbewerbsbeschränkungen – GWB). Sulla base di questa disposizione, il Bundeskartellamt può vietare alle aziende che hanno tali posizioni di potere di impegnarsi in pratiche anticoncorrenziali.

Quindi, nella sostanza, avendo il Bundeskartellamt rilevato come Microsoft sia essenzialmente ovunque si riserva il diritto di intervenire laddove lo ritenesse necessario, per evitare di lasciare la totalità del mercato in mano ad un singolo player (leggi monopolio).

Bella scoperta, verrebbe da dire. Quindi perché ora? Perché in questa forma?

Per rispondere bisogna osservare chi gioverà di questo occhio aggiuntivo sull’operato dell’azienda di Redmond , ossia le società concorrenti – anche se guardando i numeri il termine è quantomai improprio vista la sproporzione – come ad esempio Nextcloud (progetto di cui spesso abbiamo parlato in passato).

A conti fatti, tutto pare sia nato proprio da Nextcloud, e dalle sue denunce.

Frank Karlitschek, Co fondatore e CEO di Nextcloud, spiega perché questa azione da parte del governo tedesco è particolarmente importante:

Over the past three years, Nextcloud has submitted extensive documentation and other evidence of anti-competitive behavior by Microsoft, The Federal Cartel Office today determined that Microsoft has particular market power. This is an important step to prohibit future anti-competitive practices by the US company.

Negli ultimi tre anni, Nextcloud ha presentato un’ampia documentazione e altre prove di comportamento anti-concorrenziale da parte di Microsoft. Il Federal Cartel Office ha stabilito oggi che Microsoft ha un particolare potere di mercato. Questo è un passo importante per vietare future pratiche anti-concorrenziali da parte della società statunitense.

Quindi analizzando le tempistiche ed i fatti ci si rende conto di come questa decisione del Bundeskartellamt sia la naturale conseguenza delle denunce passate di Nextcloud, la quale a dovuto comunque attendere tre anni per veder muoversi qualcosa.

Come si tradurrà nella pratica questa “attenta osservazione” è tutto da capire, ma per ora si può almeno dire meglio tardi che mai. E provare a pensare anche a quando vedremo qualcosa di simile anche qui in Italia.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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